Al Bellaria Film Festival (BFF) non si proietta solo cinema: quest’anno si disegna il futuro. Nella giornata di ieri il Palazzo del Turismo si è trasformato in un laboratorio a cielo aperto con la “Innovate for Audiovisual Creativity Marathon”, una full-immersion gratuita dedicata a comprendere come l’intelligenza artificiale e le tecnologie emergenti stiano cambiando le regole del gioco nell’audiovisivo. L’iniziativa nasce dalla sinergia fra CNA Cinema e Audiovisivo Emilia-Romagna, CNA Rimini e il BFF Industry, sezione professionale del festival che dal 7 all’11 maggio affianca proiezioni e concorso con masterclass, talk e workshop per addetti ai lavori.
Due voci per interpretare il futuro
La maratona si è aperta con il panel “Anticipazione dei futuri, cambiamento e innovazione”, affidato a Flaviano Celaschi, ordinario di Design all’Università di Bologna. Il docente ha spiegato come intercettare i “segnali deboli” — quelle tendenze sottili ma decisive — e trasformarli in strategie di sviluppo per l’industria creativa.
A seguire, Giada Franceschini, co-fondatrice di Impara ChatGPT e della start-up Boosha AI, ha guidato il pubblico fra le applicazioni più concrete dell’intelligenza artificiale per cinema e televisione: dall’analisi predittiva di script e audience, fino ai nuovi strumenti generativi che accelerano concept art, pre-vis e post-produzione. “L’AI è la tecnologia abilitante che sta democratizzando competenze un tempo riservate a poche grandi produzioni”, ha sottolineato.
Schermo acceso sul cambiamento
Nel pomeriggio la teoria ha lasciato spazio alle immagini con la première del cortometraggio animato “The Prompt” di Francesco Frisari, realizzato proprio con tool di intelligenza artificiale. Il film, quasi un meta-racconto, riflette sui rischi e sulle promesse della creatività algoritmica, ponendo domande etiche che la successiva tavola rotonda ha rilanciato al pubblico: quali diritti d’autore, quale ruolo umano, quale estetica in un cinema scritto anche dal codice?
“Creatività umana e algoritmo devono collaborare”
A tirare le fila è stato Ivan Olgiati, presidente di CNA Cinema e Audiovisivo Emilia-Romagna. “L’intelligenza artificiale sta entrando in ogni settore, anche nel nostro”, ha dichiarato. “Nel cinema c’è un tema in più: la creatività umana. Dobbiamo capire come utilizzare l’AI in comunione con l’elaborazione creativa di un autore e come questo strumento ottimizzerà la filiera produttiva. Ma dobbiamo anche chiederci come le nuove narrazioni influenzeranno il pubblico e, di riflesso, la società”.
Se da Hollywood agli studi indipendenti l’AI sta cambiando i workflow — tra sceneggiature generate, avatar digitali e set virtuali — il BFF dimostra che l’Italia non vuole restare a guardare. La “Creativity Marathon” ha offerto alle imprese del territorio uno sguardo strategico e agli autori un kit di strumenti pratici. In un festival che da oltre quarant’anni racconta il reale, l’innovazione diventa così parte integrante del racconto: non solo tema di dibattito, ma pratica quotidiana con cui sperimentare nuove forme di immaginario