Il Presidente della Regione ha firmato il Decreto che approva il primo stralcio del Piano dei primi interventi urgenti di Protezione Civile in conseguenza delle avverse condizioni meteorologiche che hanno colpito la Regione. Questo provvedimento riguarda gli interventi urgenti di soccorso e assistenza alla popolazione, i benefici per l’impiego delle organizzazioni di volontariato organizzato di Protezione Civile, i primi interventi di somma urgenza per la sicurezza territoriale, le procedure per accedere al CAS (Contributo di Autonoma Sistemazione).

Il riconoscimento del CAS è disciplinato dall’apposita direttiva che prevede la copertura dei contributi a favore dei nuclei familiari sgomberati dalle proprie abitazioni che hanno provveduto autonomamente alla propria sistemazione temporanea e degli oneri sostenuti dai Comuni interessati che hanno provveduto ad assicurare l’assistenza alla popolazione anticipando ai nuclei familiari sfollati somme a titolo di contributo per l’autonoma sistemazione o reperendo per loro conto alloggi per la sistemazione temporanea.

“Parte con questo provvedimento il sostegno attivo alla popolazione, dopo le misure d’emergenza messe in capo nei giorni scorsi per la prima assistenza – sottolinea il presidente della Regione Stefano Bonaccini, in qualità di Commissario delegato per l’emergenza. “Chiunque abbia suo malgrado dovuto lasciare la propria abitazione sarà sostenuto per tutto il tempo necessario. In queste ore, poi, stiamo lavorando per avviare la ricognizione puntuale dei danni, sempre a partire dalle abitazioni: è prioritario non solo garantire a tutte le famiglie gli strumenti per una rapida e completa quantificazione dei danni subiti, ma al tempo stesso attivare prime misure di ristoro, in attesa che il Governo condivida con noi un piano organico e soddisfacente di indennizzi per famiglie e imprese”.

Per presentare domanda è necessario avere la residenza anagrafica e la dimora abituale nell’abitazione sgomberata alla data di inizio degli eventi calamitosi (1^ maggio) come risulta dal certificato storico dello stato di famiglia (non domicilio).

La domanda va presentata entro il 30 giugno 2023 su un apposito modulo presso il Comune dove si trova la casa sgomberata e può essere consegnata a mano o spedita tramite raccomandata (ogni Comune individua la modalità).

Gli importi previsti al mese sono di 400 euro per nuclei famigliari composti da una sola persona, 500 euro per 2 persone, 700 per 3, 800 per 4 e 900 per nuclei di 5 o più persone. Il contributo è aumentato di 200 euro per ogni componente del nucleo familiare che, sempre a far data dal 1^ maggio, sia di età superiore a 65 anni, oppure sia una persona con disabilità o con invalidità non inferiore al 67%.

Per eventuali informazioni è possibile contattare le sedi CNA della provincia di Ravenna e per necessità di compilazione del modulo è possibile rivolgersi al Patronato EPASA-ITACO:

  • Comune di Ravenna: Viale Luigi Cilla, 58, Ravenna, Tel  0544 460662
  • Area Bassa Romagna e Russi: Via Acquacalda Albertino, 37/1, Lugo, Tel  0545 913211
  • Area Romagna Faentina: Via San Silvestro, 2/1, Faenza, Tel  0546 627811
  • Comune di Cervia: Via XXII Ottobre, 15, Cervia, Tel  0544 914411

I dettagli del contributo sono disponibili sul sito della Regione Emilia-Romagna a questa pagina >>
Scarica qui i moduli di domanda CAS >>

 

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