Marina Ranzi, presidente territoriale Unione Benessere e Sanità: “Le attività di acconciatura, estetica, tatuaggio hanno predisposto ogni cosa per garantire il rispetto delle nuove norme che prevendono il controllo del Green Pass all’ingresso e il pieno rispetto di tutti i protocolli di sicurezza. Chiediamo però grande attenzione e interventi forti contro l’abusivismo che rischia di crescere ancora”

Da domani per andare dal parrucchiere, dall’estetista, dal tatuatore, dal piercer ma anche da chi si occupa dei nostri animali domestici occorrerà il green pass base, quello che si ottiene anche con il tampone. “Gli operatori, quindi, dovranno verificare la validità del certificato non solo per i dipendenti, come già fanno, ma anche per i clienti – commenta Marina Ranzi, presidente di CNA Benessere e Sanità Ravenna – un provvedimento impegnativo, specie per le tante micro e piccole imprese del settore, ma che facciamo nostro con la speranza che possa essere utile per scongiurare definitivamente il rischio di nuove chiusure”.

La nostra azione di controllo – sottolinea Ranzi – contribuisce a ridurre la diffusione del virus. Ed è un’ulteriore testimonianza del valore che queste attività offrono alla comunità non solo sotto l’aspetto meramente economico”.

Questa ulteriore stretta, tuttavia, comporta un grave rischio: come già accaduto durante i lockdown, questo obbligo può determinare un’ulteriore spinta all’abusivismo, anche per quello più organizzato e pericoloso per la salute delle persone, oltre che alla concorrenza sleale e l’infedeltà fiscale che rappresenta”.

“Per questo oggi – conclude Ranzi – chiediamo alle forze dell’ordine e a tutti i comuni di alzare ancora di più la guardia rispetto a questo fenomeno. La nostra categoria da ormai due anni impegna tempo e risorse per rispettare tutti i protocolli di sicurezza, un impegno concreto contro la pandemia, con costi che non ci sono stati riconosciuti, se non in minima parte. Continueremo a farlo e a investire in sicurezza. Ecco perché ci sentiamo di poter chiedere con forza un cambio di passo nel contrasto all’abusivismo”.