Come influisce il regime patrimoniale sulle pratiche di successione?

 

A seguito del decesso di mia madre, rimaniamo io, mio padre ed i miei fratelli. Vorrei sapere quale incidenza abbia sulla dichiarazione di successione che dobbiamo presentare il fatto che i miei genitori fossero coniugati in regime di separazione dei beni. Inoltre, poiché sappiamo che esiste una cassetta di sicurezza in banca intestata a mia madre, contenente beni di valore più affettivo che economico, vorremmo sapere se il relativo contenuto deve essere indicato in dichiarazione e come potere fare, date le difficoltà legate alla sua apertura in questo periodo di pandemia.

Il regime di comunione o separazione legale influisce sulle modalità di acquisto dei beni durante il matrimonio e cessa con la cessazione del vincolo coniugale, anche per causa di morte di uno dei due coniugi, non dispiegando la propria influenza sulle vicende successorie.

Il coniuge superstite ed i figli concorreranno tutti in qualità di eredi nella successione che si apre per la devoluzione del patrimonio del defunto, a prescindere dal regime patrimoniale che fosse stato prescelto, avendo il coniuge con la separazione dei beni i medesimi diritti di quello in comunione.

Lo stesso discorso vale persino con riferimento al coniuge separato legalmente, se al momento del decesso non fosse intervenuta la sentenza di divorzio o la separazione non fosse stata dichiarata con addebito a carico del coniuge superstite.

Quanto alla cassetta di sicurezza di cui scrive il socio che ha inviato il quesito, i valori ivi contenuti concorrono effettivamente alla formazione dell’asse ereditario ai fini del pagamento dell’imposta di successione e dovrebbero essere inseriti in dichiarazione. Tuttavia, dopo la morte dell’intestatario, la cassetta potrà essere aperta solo alla presenza di un funzionario dell’Amministrazione finanziaria o di un Notaio, che sarà chiamato a redigere l’inventario dei beni ivi contenuti ed il cui verbale andrà a far parte degli allegati alla dichiarazione di successione.

Se nella cassetta, oltre al denaro ci fossero altri beni di difficile valutazione (ad esempio gioielli) sarà opportuno l’intervento di un perito, da nominarsi direttamente dal notaio o dagli eredi, per la quotazione ai prezzi di mercato.

Tuttavia, viste le difficoltà legate alla situazione emergenziale in atto, si potrebbe valutare anche l’eventualità di presentare una prima dichiarazione contenente tutti i beni da dichiararsi che siano noti e successivamente una dichiarazione sostitutiva nella quale saranno inseriti i beni contenuti nella cassetta che sia stata aperta con tutti i crismi cui abbiamo sopra accennato.

 

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