Si è svolta nei giorni scorsi l’Assemblea Elettiva di CNA Industria di Ravenna. Durante l’assemblea è stato eletto il nuovo Comitato Direttivo e il nuovo Presidente, Omar Montanari, già componente del Comitato Industria e stimato imprenditore del territorio faentino.

Il nuovo Comitato Direttivo è formato, oltre che dal presidente, da altri 13 imprenditori: Andrea Antonioli, Chato della Casa, Davide Fabi, Roberto Zauli e Roberto del Mastro di Ravenna, Ylenia Betti e Maria Angela Tassinari di Lugo, Fabiana Gentili di San Zaccaria, Luciano Frega ed Emilia Giovanetti di Russi, Cristina Griguolo, Matteo Leoni e Gabriele Mazzotti di Faenza

L’assemblea congressuale è stata preceduta da una parte pubblica nella quale ha portato il proprio saluto il Presidente di CNA Industria Emilia-Romagna Giorgio Caretti e sono intervenuti Monia Morandi, Responsabile CNA Industria e Innovazione Ravenna, per la relazione introduttiva e Franco Mosconi, professore ordinario di Economia Industriale all’Università di Parma, con uno speech dal titolo “Le imprese, il recovery plan e l’Europa che verrà. In quale direzione guardare per gettare luce sui principali cambiamenti?”. Sono state sviluppate riflessioni, poi oggetto del dibattito fra i presenti, sul capitalismo post-Covid, la duplice transizione – ecologica e digitale – promossa dall’UE, Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia per accedere ai fondi del Next Generation EU ed il ruolo dell’Emilia-Romagna vista sia come importante attore istituzionale, sia come solido sistema industriale. Le conclusioni della parte pubblica sono state affidate a Matteo Leoni, Componente presidenza CNA Territoriale di Ravenna, mentre l’assemblea è stata presieduta dal Presidente uscente di CNA Industria Ravenna, Luciano Frega.

 

Ecco la prima dichiarazione del neo presidente Omar Montanari:

Sono onorato di poter rappresentare il nostro raggruppamento in un momento così particolare, è una sfida che affronterò con il necessario impegno e spirito di condivisione. Nessuna delle nostre imprese ha mai affrontato una fase straordinaria come quella che potrebbe derivare dall’attuazione del PNRR e non possiamo rischiare di farci trovare impreparati. Sarà fondamentale fare squadra, essere soci virtuali di un interesse collettivo che favorisca la conversione del Piano Nazionale in investimento per il futuro. Dovremo farlo con passione, dedizione, di concerto con le Istituzioni ma soprattutto con l’umiltà di riconoscere gli errori per consentirci di rigenerare le nostre imprese, adottando modelli imprenditoriali adeguati ad un mercato in continua trasformazione.

In un mondo di macchine sono comunque sempre le persone a fare la differenza ed è per questo che dobbiamo guardare al futuro con entusiasmo ed ottimismo.