Alla finale regionale del Premio Cambiamenti e CNA Next 2024, Giorgia Viviani, Branded Content Manager di Factanza Media, ha raccontato il percorso della startup e il suo ruolo come osservatorio privilegiato sui giovani e sul mondo del lavoro. Il suo intervento ha fornito un messaggio di ispirazione, affrontando temi come disinformazione, orientamento professionale e ricambio generazionale.
Factanza: un ponte tra informazione e giovani
Viviani ha descritto Factanza come un media brand nato nel 2019 per colmare un vuoto informativo tra le giovani generazioni. “Livia Viganò e Bianca Arrighini, le nostre co-founder, hanno trasformato un bisogno in un progetto: portare l’informazione su un mezzo che i giovani utilizzano quotidianamente, i social network.” La pandemia del 2020 ha segnato una svolta, con Factanza che ha risposto alla crisi informativa proponendo contenuti chiari e puntuali.
Oggi Factanza è un ecosistema che va oltre i social: podcast, newsletter, eventi e collaborazioni territoriali, con una community di oltre 1,5 milioni di persone e un team giovane e appassionato. “Il nostro obiettivo è fornire un’informazione imparziale, educativa e fact-based, per aiutare i giovani a credere nel cambiamento,” ha sottolineato Viviani.
Giovani e mondo del lavoro: una crisi sistemica
Riflettendo sui dati emersi dai sondaggi condotti con la community, Viviani ha evidenziato problemi sistemici nel rapporto tra giovani e lavoro: “Solo il 3,9% degli under 30 ricopre cariche dirigenziali nelle imprese italiane. Questo non è solo il risultato di bamboccioni o svogliati, ma di una burocrazia disincentivante e di un sistema che non prepara i giovani al lavoro.”
Un dato emblematico è emerso dal sondaggio sull’orientamento professionale: “Oltre il 60% dei giovani non ha mai fatto orientamento al lavoro. Questo li lascia spaventati e disorientati, aumentando l’ansia sul futuro.”
Formati innovativi per avvicinare giovani e imprese
Factanza ha recentemente lanciato un format video per colmare il divario tra giovani e mondo del lavoro. “Due dei nostri creator entrano nelle imprese per mostrare una giornata di lavoro tipo, aiutando i giovani a orientarsi e le aziende a trovare talenti.” Questo approccio pari a pari mira a rendere più accessibile il mondo professionale.
Il futuro passa dall’inclusione generazionale
Concludendo, Viviani ha sottolineato l’importanza di rispondere alle esigenze delle quattro generazioni che oggi convivono nelle aziende: “Il ricambio generazionale non può essere ignorato. È necessario un dialogo tra generazioni per costruire un futuro lavorativo sostenibile e inclusivo.”
Con il suo intervento Giorgia Viviani ha mostrato come un’informazione di qualità possa diventare uno strumento di cambiamento, offrendo ai giovani una visione più chiara e concreta del presente fornendo loro gli strumenti per leggere più chiaramente il proprio futuro (anche quello lavorativo).