Per la CNA il Green Pass è uno strumento utile, ma serve più chiarezza per non esporre le imprese a sanzioni ingiustificate
CNA ha espresso una valutazione sostanzialmente positiva sul Decreto Legge n.127, che ha esteso l’ambito applicativo del Green Pass ai luoghi di lavoro, ma il Decreto presenta alcune criticità in fase di applicazione per milioni di attività economiche.
Il provvedimento, così come formulato, rappresenta la soluzione attesa per: garantire la continuità delle attività economiche, consentire al Paese di ripartire in sicurezza, accelerare ulteriormente la campagna vaccinale, scongiurare nuove restrizioni.
Per le imprese con meno di 15 dipendenti, la normativa prevede la possibilità di sostituire il lavoratore sospeso non in possesso del Green Pass per un periodo massimo di 10 giorni, rinnovabili una sola volta. La disposizione generale recita che il dipendente che non è in possesso del Green Pass viene sospeso dal lavoro e dallo stipendio dopo cinque giorni che non presenta il Certificato e fino a quando non è in grado di produrlo. Nel frattempo ha diritto a mantenere il posto, ovvero non è licenziabile (regola uniforme per tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato).
Ma, nonostante la nuova formulazione contenuta nel decreto, CNA ritiene indispensabile che vengano forniti, in tempi rapidi, ulteriori chiarimenti su numerosi aspetti applicativi del provvedimento che presentano ancora problemi di ordine interpretativo, in particolare per quanto riguarda i controlli e i regolamenti aziendali. CNA inoltre ritiene indispensabile una sospensione temporanea di alcuni vincoli della privacy per consentire al datore di lavoro di acquisire e conservare le informazioni sulla durata del Green Pass del proprio collaboratore assicurando così controlli efficaci. Solo a titolo di esempio nel trasporto merci e persone, costruzioni, installazione impianti il controllo quotidiano sul possesso del Green Pass non è realistico.
In questa occasione è incomprensibilmente venuto meno il coinvolgimento delle rappresentanze dell’artigianato e della piccola impresa dalla definizione di norme che non devono mettere a rischio l’impegno e i grandi sacrifici profusi sin dall’inizio della pandemia.
In questa fase diventa fondamentale superare le residue incertezze e le ambiguità, con l’obiettivo di garantire insieme la salute delle persone e il rilancio dell’economia e, in ultima istanza, per non vanificare l’impegno e i grandi sacrifici che i cittadini e gli imprenditori si sono assunti dall’inizio della pandemia.