“La presenza femminile ai vertici della CNA è in continua crescita come dimostrano cinque donne in presidenza. Ma ancor più evidente sarà la coloritura di rosa alla fine di quest’anno assembleare. Ne sono convinto. Per quanto ci riguarda rafforzeremo il nostro ruolo di stimolo tenuto conto della disponibilità oggi assicurata da tante di voi”. Ad affermarlo il nostro segretario generale, Otello Gregorini, intervenendo al consiglio nazionale di CNA Impresa Donna dedicato a “2025, l’anno delle assemblee elettive. Il sistema CNA entra in gioco”.
Ad aprire i lavori, di fronte a un auditorium gremito, è stata Maria Triolo, presidente nazionale di CNA Impresa Donna. “Stiamo registrando una continua crescita – ha esordito – e siamo consapevoli di costituire una parte importante del sistema confederale. In questa crescita, che non è solo numerica, la formazione rappresenta uno strumento importante ed è questo il motivo della tappa di oggi che si inserisce – ha concluso – in un percorso di maturazione e di preparazione”.
Gregorini ha ripercorso in breve la storia della CNA. È passato quindi a illustrare dettagliatamente l’organizzazione confederale, spiegandone genesi, punti di forza e anche qualche punto di debolezza, forte della sua esperienza ai vertici dei tre livelli associativi: territoriale (ex provinciale), regionale, nazionale. Ha sottolineato come la Confederazione “nasce per fare rappresentanza e la rappresentanza rimane il nostro impegno principale” ma l’altra faccia indispensabile della medaglia CNA “è rappresentata dai servizi”. Infine, ha evidenziato la necessità di un lavoro di squadra a tutti i livelli. “Essere nella Confederazione – ha spiegato – vuol dire anteporre il noi sempre, prima di tutto all’io. Anche perché senza il marchio non saremmo niente. Il potere e la forza del marchio, quindi, vanno alimentati. Ogni nostra azione deve essere mirata a dare valore alla CNA e sviluppata in favore del sistema”.
Si è aperto quindi un dibattito serrato nel quale imprenditrici, dirigenti, funzionarie della CNA hanno formulato numerose domande al segretario e hanno anche espresso proprie opinioni sulla crescita della Confederazione e in particolar modo della componente femminile al suo interno.
La seconda parte del consiglio nazionale di CNA Impresa Donna è stata dedicata alla presentazione del volume “Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia”, curato dalla dottoressa Alessandra Tazza per la Fondazione ‘Nilde Iotti’.
