Tanti i fattori che determinano la crescita vertiginosa dei prezzi, forse anche le Olimpiadi Invernali in Cina

 

Dallo scorso mese di settembre i prezzi di energia e gas sono aumentati vertiginosamente, raggiungendo valori mai visti dall’avvio del mercato libero. In ottobre il PUN, prezzo di riferimento dell’energia elettrica, si è attestato a 217 Euro/MWh con un aumento del 37% rispetto al mese precedente e del 393% rispetto all’Ottobre 2020. Ancora maggiori sono state le variazioni degli indici di riferimento del gas, che hanno superato i 90 cent/mc con un aumento del 540% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Che sta succedendo? Sono tante le cause di questa situazione, dalla ripresa impetuosa delle attività di industria e servizi dopo lo stallo causato dal Covid all’impreparazione di tutte le filiere di offerta di materie prime ed energia, alle scelte geopolitiche che hanno portato a una forte dipendenza dalla Russia per l’approvvigionamento di gas naturale. L’enorme richiesta di questa fonte energetica da parte dei paesi asiatici, soprattutto in Cina dove il governo ha imposto lo spegnimento delle centrali a carbone per ridurre il tasso di inquinamento in previsione delle Olimpiadi di febbraio 2022, ha determinato la riduzione dei flussi di gas verso l’Europa. Tutto questo, unito a problemi ai giacimenti del mare del Nord, al progressivo esaurimento del giacimento di Groningen nei Paesi Bassi, e al difficile accordo per la gestione del gasdotto North Stream 2, ha fatto letteralmente schizzare alle stelle i prezzi di gas ed energia elettrica, prodotta in larga parte con centrali alimentate a gas. La situazione è particolarmente critica al punto che alcuni fornitori rifiutano o pospongono l’acquisizione di nuovi clienti, mentre è di pochi giorni fa la notizia della sopravvenuta impossibilità da parte di Green Network, azienda tra le prime 15 fornitrici di commodities in Italia, nel mantenere i suoi oltre 300.000 clienti, per i quali è allo studio la ripartizione tra varie altre aziende di fornitura. I segnali positivi vengono però dai livelli di prezzo previsti in sensibile diminuzione nella seconda parte del 2022 e per le annualità successive. Il livello di prezzi futuri si manterrà comunque su valori elevati con i quali i nostri imprenditori dovranno necessariamente fare i conti per la predisposizione dei loro budget. Per avere libero accesso a queste analisi, aggiornate periodicamente dagli analisti di ALI Energia, e disporre di uno strumento fondamentale per la programmazione dei propri costi e per la migliore scelta dell’acquisto delle proprie forniture, potete contattare liberamente lo Sportello Energia di CNA – 0544298728 – sportelloenergia@ra.cna.it