Linee guida triennali per la promo-commercializzazione turistica (2022-2024)

Il principio di base delle nuove linee guida regionali – appena approvate dalla Regione Emilia-Romagna – parte dalla definizione di quello che la pandemia ci ha insegnato, se parliamo delle nuove abitudini della domanda turistica.

Da tutti gli studi condotti negli ultimi mesi, risulta evidente una maggiore attenzione delle persone per tutto ciò che rientra nella sfera dell’outdoor, della scoperta, della ricerca di luoghi di piccole dimensioni e di maggiore intimità (a volte in contrapposizione con il desiderio di una socializzazione più spinta); certo c’è una grande voglia di “ritorno alla vita di comunità” ma con un’adesione differente ai momenti aggregativi.

Cambia quindi il concetto di turismo di massa (a dire il vero, non da oggi…) di cui spesso si parla e non si può più fare a meno di prestare un’attenzione crescente al tema della sicurezza, che incide fortemente sul benessere personale e che diventa uno degli elementi fondamentali di qualsiasi tipologia di soggiorno.

Per questo le nuove linee guida regionali, oltre a ribadire la necessità di sostenere anche i prodotti più “classici” già compresi nel carnet dell’offerta tradizionale del nostro territorio, mette un focus su alcune azioni di riferimento su cui spingere di più:

  • integrazione territoriale ed esperienziale;
  • sviluppo di prodotti legati al tema dell’outdoor&green;
  • valorizzazione dei centri minori e dei borghi storici;
  • vacanza attiva in tutte le sue potenziali alternative (compresi gli aspetti culturali);
  • sviluppo dell’attrattività turistica dell’appennino e delle aree del Delta del Po, in connessione e sinergia con i finanziamenti previsti nel PNRR;
  • grandi eventi culturali;
  • sostegno al riavvio del settore congressuale e dei meeting;
  • sviluppo del progetto “Grandi Eventi Sportivi” = Sport Valley Emilia-Romagna.

Dentro questo quadro stanno anche le azioni previste su prodotti, cosiddetti, “germinali” in cui la nostra Romagna ha certamente un peso: l’offerta wedding, il cineturismo, l’offerta musicale di eventi e festival, il “treno di Dante” come prodotto permanente, ecc.

Per fare tutto ciò occorre cambiare molto sul livello organizzativo, a partire dalle Destinazioni. In questo senso, per quanto concerne Visit Romagna, è necessario un rafforzamento del sistema organizzativo e un’azione di rinforzo e di coinvolgimento maggiori dei sistemi aggregati privati, fortificando in tal modo il sostegno alla commercializzazione, e azioni non improvvisate o troppo localistiche.

Proprio qui a Ravenna, e in Romagna quindi, occorre quindi spingere per favorire la valorizzazione degli asset esperienziali di carattere innovativo, siano essi legati ad aspetti culturali, outdoor, sportivi, artigianali: cosa che, come CNA, già da tempo cerchiamo di fare.

Azioni Romagna