Con la circolare n.94/2021 l’INPS ha fornito le prime indicazioni relative al nuovo ammortizzatore sociale denominato ISCRO (previsto dalla Legge di Bilancio 2021), riconosciuto ai soggetti iscritti alla Gestione separata INPS che esercitano, per professione abituale, attività di lavoro autonomo, sia in forma individuale che in forma associata. L’indennità in argomento, introdotta “nelle more della riforma degli ammortizzatori sociali”, è istituita in via sperimentale per il triennio 2021-2023, può essere richiesta, con apposita istanza, una sola volta nel triennio, per una durata massima di sei mensilità e non comporta accredito di contribuzione figurativa. La domanda, dovrà essere presentata all’INPS entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023.
Requisiti per l’accesso alla prestazioneIl beneficio è riconosciuto, a soggetti iscritti alla Gestione Separata INPS, che presentano i seguenti requisiti:
Calcolo e misura della prestazioneL’indennità ISCRO prevista è pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate e già trasmesso da quest’ultima all’INPS, alla data di presentazione della domanda.
La norma istitutiva prevede, comunque, che l’ammontare massimo erogabile mensilmente (per 6 mesi) sia pari a 800 euro, mentre l’ammontare minimo erogabile sia pari a 250 euro (tali valori nei prossimi anni saranno anch’essi oggetto di rivalutazione sulla base dei predetti indici ISTAT). Esempio di calcolo: Ultimo reddito annuo certificato: 6.000 euro € 6.000/2 = € 3.000 (valore semestrale del reddito) € 3.000 x 25% = € 750 importo mensile ISCRO Si avverte, che l’indennità in questione non concorre alla formazione dei redditi dei soggetti percettori ai sensi del TUIR.
Presentazione della domandaLa domanda va presentata all’INPS in via telematica dai potenziali beneficiari dell’indennità, come detto, entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni 2021, 2022, 2023, anche attraverso i canali messi a disposizione per gli Istituti di Patronato. Ai fini della verifica dei dati reddituali, elencati tra i requisiti richiesti per l’accesso al beneficio, i richiedenti dovranno autocertificare i redditi di lavoro autonomo prodotti per ciascuno degli anni di interesse. L’INPS procederà alla verifica di quanto autocertificato previo scambio di informazioni con l’Agenzia delle Entrate. I soggetti interessati potranno presentare la domanda per l’indennità ISCRO solo una volta nell’arco dell’intero triennio.
Cause di decadenza dalla prestazioneI beneficiari dell’indennità ISCRO, decadranno dal diritto alla prestazione se, durante l’erogazione della stessa:
A seconda dei casi, al sorgere della causa di decadenza della prestazione, le indennità ISCRO eventualmente già percepite dovranno essere oggetto di restituzione, oppure potranno rimanere ad appannaggio dei soggetti interessati.
La decadenza dal diritto all’ISCRO comporterà che l’assicurato, pur non avendo beneficiato dell’ISCRO per tutte le sei mensilità previste dalla legge, non potrà comunque accedere una seconda volta alla prestazione per tutto il triennio 2021–2023.
Regime di incompatibilitàDalla lettura combinata della norma istitutiva e della circolare esplicativa dell’INPS si rileva che l’agevolazione in questione non è compatibile:
CNA Ravenna a supporto degli interessatiI soggetti interessati all’ottenimento dell’indennità sono invitati a contattare il proprio Ufficio Sedar CNA Servizi di riferimento. Clicca qui per tutte le sedi e i contatti di CNA Territoriale di Ravenna>>
Clicca qui per visionare la Circolare INPS 94/2021>> Clicca qui per visionare l’Allegato 1 alla Circolare INPS 94/2021>> |
