La svolta europea per edifici a zero emissioni entro il 2050

 

Nel marzo del 2024 è stata approvata la nuova Direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), più nota come “Case Green”, sulla prestazione energetica degli edifici.
L’obiettivo è di azzerare le emissioni, sostituire le caldaie, cambiare il metodo di calcolo ed introdurre un nuovo Attestato di Prestazione Energetica (APE).

La nuova Direttiva “Case Green” ha l’obiettivo di riqualificare il parco immobiliare degli stati dell’Unione Europea eliminando gradualmente gli edifici che presentano prestazioni energetiche inadeguate, demolendo gli edifici privi di vincoli artistici/storici e riqualificando gli edifici energivori, riducendo i fabbisogni e abbassandone le emissioni.
Va evidenziato che le disposizioni della Direttiva puntano entro il 2030 a edificare solo ZEmB (edifici ad emissioni zero), al fine di conseguire la neutralità climatica entro il 2050. Gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere ad emissioni nulle già a partire dal 2028, mentre per gli edifici esistenti si proroga il raggiungimento dell’obiettivo al 2050.
Entro il 2030, le ristrutturazioni dovranno coinvolgere il 15% degli immobili non residenziali e, entro il 2033, il 26% degli edifici di classe energetica più bassa.
Secondo le definizioni della Direttiva, il 43% degli immobili meno efficienti dovrà essere riqualificato energeticamente.
Le ristrutturazioni per gli edifici esistenti prevedono l’introduzione di soglie minime prestazionali fissate dagli Stati membri. Già da gennaio 2025 non sono più incentivabili acquisto ed installazione di generatori a combustibili fossili. Quindi le nuove costruzioni e le grandi ristrutturazioni non potranno più prevedere impianti alimentati da fonti fossili, ad eccezione dei sistemi ibridi. Le caldaie a combustibili fossili verranno completamente eliminate entro il 2040.
La nuova EPBD incoraggia l’utilizzo della domotica e di tutte le tecnologie intelligenti che garantiscono il corretto funzionamento degli edifici e la massima efficienza in ogni condizione climatica.
Il giudizio di CNA sulla Direttiva case Green è sempre stato chiaro ritenendola una grande opportunità, bisogna però essere consapevoli delle sfide che l’Europa ci impone per raggiungere questi obiettivi. L’approvazione della direttiva permette di compiere un passo importante nella direzione della consapevolezza della transizione ecologica, dove per raggiungere i risultati auspicati bisognerà incidere soprattutto sulla riqualificazione energetica degli edifici.
Questa legge si concentra sul miglioramento della capacità degli edifici di sfruttare le energie rinnovabili locali che, combinate con le tutele sociali e il sostegno finanziario, miglioreranno la qualità delle abitazioni e ridurranno la dipendenza dalle importazioni, combattendo la povertà energetica.
Gli allarmismi sull’impossibilità di raggiungere gli obiettivi della direttiva non possono diventare un alibi. È un nostro dovere affrontare il tema con serietà, perché solo così si potrà garantire l’avvio di un percorso non più rimandabile.