La Regione mette a disposizione delle imprese, a titolo gratuito, 250 mila tamponi rapidi gratuiti per i dipendenti. Tale misura per il contenimento della diffusione del contagio da Coronavirus, è stata concordata con tutte le parti sociali firmatarie del Patto per il Lavoro, fra le quali anche la CNA. La campagna di screening, a cui possono aderire i soggetti datoriali, è volontaria e prevede il coinvolgimento del medico competente aziendale quale punto di riferimento per la realizzazione delle attività connesse allo screening, direttamente o tramite strutture private accreditate, nonché il coinvolgimento dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Lo scopo principale di questa importante iniziativa, è quello di tutelare il lavoratore, i suoi familiari nonché di aiutare il tessuto produttivo a contenere l’epidemia per garantire la prosecuzione delle attività.

L’iniziativa è promossa per tutte le aziende, ma con priorità, in questa fase, per attività per cui vi siano indicazioni di maggior probabilità di diffusione del contagio: trasporti e logistica, lavorazione carni, grande e media distribuzione organizzata, metalmeccanica, alimentare e ortofrutta, mobile imbottito, assistenza domiciliare comprensiva delle assistenti famigliari, aziende con attività in appalto in genere. Le aziende produttive della Regione potranno partecipare a questa campagna di screening collettivo dei dipendenti che rappresenta un momento di screening collettivo molto importante in questo momento di particolare diffusione del contagio. L’obiettivo è quello di intercettare i contagiati prima possibile, attraverso la somministrazione di tamponi rapidi, con risultato in 15 minuti, che può consentire di abbreviare i tempi di attesa del responso, mantenendo un’attendibilità molto alta. In caso di positività si procederà poi al tampone molecolare, per la conferma.

La somministrazione dei tamponi naso-faringei antigenici rapidi, sarà effettuata tramite i medici competenti all’interno dell’azienda stessa o attraverso le strutture private accreditate Aiop, Anisap e Hesperia Hospital con il coordinamento dei Dipartimenti di Sanità Pubblica (Dsp) e in particolare dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Spsal) in collaborazione con i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (Sisp). La nuova campagna di screening per individuare, all’interno delle aziende produttive, economiche e sociali regionali, i positivi al coronavirus tramite tamponi rapidi vede valorizzata la figura del medico competente aziendale (il professionista privato nominato dall’azienda per la parte sanitaria), quale punto di riferimento per effettuare i test e gestire le informazioni da inserire nella rete informatica regionale SOLE. Invitiamo, quindi, le imprese che intendono aderire, a consultare il medico competente, come esperto che può accompagnare il datore di lavoro nelle diverse fasi del percorso di screening.

In caso di esito positivo del test rapido, il medico competente provvederà immediatamente a comunicare al lavoratore l’esito del test rapido e contestualmente l’inizio dell’isolamento. Il Dipartimento di Sanità Pubblica (Dsp), estratti i casi positivi dal sistema informativo, procederà, con i relativi provvedimenti, alla formalizzazione delle misure contumaciali con effetti a decorrere dal risultato positivo del test rapido. È, quindi, compito del Medico di medicina generale avviare la malattia. Va sottolineato, infatti, che la circolare dell’8/1/2021 firmata dal direttore della Prevenzione del Ministero della Sanità, ha apportato importanti novità prevedendo che “alle persone che risultano positive al test antigenico rapido, anche in attesa di conferma con secondo test antigenico oppure con test molecolare, si applicano le medesime misure contumaciali previste nel caso di test RT-PCR positivo”. Quindi sarà possibile il riconoscimento dello stato di malattia ai lavoratori anche in seguito a positività accertata con il tampone antigenico rapido.

Per partecipare allo screening che, come si diceva, si svolge sulla base di una adesione volontaria dell’azienda, del medico competente e del lavoratore, il riferimento è il Servizio Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro della AUSL territorialmente competente, a cui, in accordo con il medico competente, il datore di lavoro dovrà inviare richiesta a antigeniciaziende.ra@auslromagna.it  (Dott.ssa Sandra Olanda, Dott. Gianpiero Mancini) utilizzando il modulo allegato.

Segnaliamo che la Regione, inoltre, ha formalizzato un protocollo d’intesa con Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), Anisap (Associazione nazionale istituzioni sanitarie ambulatoriali private) Emilia-Romagna e Hesperia Hospital, che prevede la cessione da parte della Regione a titolo gratuito dei test alle strutture private accreditate afferenti ad Aiop e Anisap. A carico dei datori di lavoro rimarranno soltanto i costi di esecuzione dei tamponi (dai 12 ai 22 euro per test), che saranno effettuati sui dipendenti nelle strutture private.

Infine informiamo che la nostra confederazione, unitamente alle altre Parti Sociali regionali dell’artigianato, ha sottoscritto un accordo che istituisce in capo ad EBER una nuova prestazione per lavoratori e imprese artigiane, in regola con i versamenti alla bilateralità, che riconosce ai lavoratori una clausola di salvaguardia che interviene nel caso di mancato riconoscimento da parte dell’INPS della malattia in applicazione della sopracitata circolare del Ministero della Sanità e alle imprese il costo dell’esecuzione e registrazione dei risultati dei test effettuati presso uno dei Centri Medici convenzionati e/o dei Medici Competenti indicati nell’Accordo Quadro fino ad un importo massimo di € 22 ciascuno.

Per maggiori informazioni rivolgiti ai consulenti del Servizio Ambiente e Sicurezza CNA Ravenna.

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