Il Centro Iperbarico di Ravenna è un centro di eccellenza attivo dal 1989 specializzato nel trattamento, tra le altre, delle malattie neurodegenerative grazie alla terapia dell’ossigeno iperbarico. “È una struttura che ha 1.500 pazienti per anno con 50.000 prestazioni e 80 persone di staff. Ha una forte connessione con la rete europea in quanto è parte del Comitato Europeo per la Medicina Iperbarica che stabilisce la dottrina del settore. Ha una vocazione per la ricerca, collaboriamo con diverse strutture universitarie sia per la formazione che per la produzione di nuovi lavori scientifici”, dichiara il dottor Pasquale Longobardi, Direttore del Centro di Medicina Iperbarica di Ravenna.
La terapia dell’ossigeno iperbarico offre numerosi vantaggi per i pazienti con malattie neurodegenerative, rappresentando un’importante risorsa nel panorama delle terapie innovative. Grazie alla professionalità del personale specializzato e al supporto di una terapia capace di migliorare la qualità della vita e sostenere la salute neurologica, il Centro Iperbarico di Ravenna si distingue per la sua eccellenza. “L’ossigeno è un farmaco che aumenta le connessioni tra le diverse cellule del corpo e in questo modo riesce a plasmare, a “sussurrare” all’organismo la migliore correlazione tra i vari network nel nostro sistema corporeo”, spiega il dottor Longobardi. L’Ossigenoterapia Iperbarica (OTI) è la somministrazione di ossigeno puro o miscele gassose arricchite in ossigeno, che avviene all’interno di speciali ambienti, le camere iperbariche, portate a una pressione superiore a quella atmosferica.
L’OTI, riattivando i processi metabolici bloccati, porta alcune importanti malattie a guarigione o miglioramento. È efficace, per esempio, per le embolie gassose arteriose, l’osteomielite cronica refrattaria, la necrosi ossea asettica e la sordità improvvisa, le ulcere cutanee. Ma è efficace anche nel caso delle neurodegenerative. “Nelle malattie neurodegenerative abbiamo un danno nelle strutture alla base del cervello che possono essere di vario tipo – chiarisce in modo semplice il Direttore del centro – L’alzheimer, la demenza, il parkinson le malattie neurodegenerative in generale sono l’alterazione della regolazione dei messaggi tra le cellule del cervello. La terapia iperbarica potenzia la comunicazione in particolare tra le cellule gliali che sono le “badanti” delle cellule nervose e ne migliora la potenzialità”.
Questa terapia è indolore ed è una terapia etica, riconosciuta dalla medicina convenzionale, non invasiva e basata sulla respirazione di ossigeno puro al 100% o miscele gassose iperossigenate all’interno di una camera iperbarica.
La pressione permette la diffusione dell’ossigeno nel sangue con una concentrazione superiore anche dieci volte rispetto al normale; in questo modo si favorisce la formazione di nuovi vasi sanguigni e si mobilitano le cellule staminali. “Quindi prima si inizia meglio è, in termini di efficacia, e noi lavoriamo su un concetto qui al centro del barco di Ravenna di medicina personalizzata – dichiara Longobardi – Cerchiamo di capire nei vari sistemi del corpo umano dove ci sono le alterazioni, dove sono i messaggi sbagliati, anche attraverso degli esami di tipo genetico per arrivare a capire bene le specificità di quel paziente. Il Centro Iperbarico di Ravenna nasce nel 1989 con la vocazione di creare cultura e noi lavoriamo con l’università per fare formazione e tantissima ricerca. È fondamentale riuscire a coinvolgere i colleghi in Europa per trovare delle soluzioni, delle strade che siano di efficacia per migliorare le malattie neurodegenerative e il benessere dei pazienti”.