Le Associazioni dell’artigianato hanno inviato, nei giorni scorsi, a tutti i Sindaci della provincia di Ravenna una lettera per segnalare alcune incongruenze previste dai nuovi regolamenti TARI approvati dalle Amministrazioni Comunali della provincia, nei quali non è stato tenuto conto delle novità recentemente apportate al Codice Ambientale (D.Lgs. 152/06) per quanto attiene la gestione dei rifiuti.
In particolare, nel corso dei confronti con le Amministrazioni Comunali è emerso che da queste previsioni normative sono state escluse le attività di produzione del settore artigianale, nonostante il Ministero della Transizione Ecologica con una propria circolare,
abbia chiarito che non vi è distinzione di appartenenza a specifici settori.
Tra queste novità, la più importante per le imprese di produzione del mondo artigiano è l’esclusione dal calcolo della TARI di tutte le superfici ove vi sia una produzione prevalente e continuativa di rifiuti speciali.
Questi ultimi, con le modifiche apportate al Codice Ambientale, non possono essere smaltiti attraverso l’utilizzo del servizio pubblico, non essendo più possibile assimilarli agli urbani.
Pertanto, ad esclusione di un elenco di rifiuti speciali che la norma definisce ‘simili’ agli urbani, i rifiuti speciali devono essere smaltiti esclusivamente attraverso un servizio privato a spese dell’azienda.
Rimangono quindi soggette al pagamento della TARI le superfici che producono rifiuti urbani, come gli uffici, le mense/refettori e i servizi igienici. In buona sostanza il mondo artigianale, che produce beni, si troverà a dover pagare la TARI ma senza la possibilità di poter usufruire del servizio pubblico, ciò significa che gli artigiani dovranno pagare due volte e cioè per lo smaltimento in proprio dei rifiuti speciali prodotti e per la TARI, e in alcuni casi senza nemmeno poter usufruire di alcun tipo di agevolazione per il recupero dei rifiuti riciclabili.
A fronte di una simile situazione, CNA ha chiesto alle proprie articolazioni nazionali di verificare quali azioni giuridiche potranno essere messe in campo affinché possano essere riconosciuti dai Comuni della nostra provincia gli sgravi previsti dalla normativa
nazionale.
In attesa di tali risposte abbiamo invitato tutte le imprese artigiane del settore Produzione che hanno aree ove vi è la sola produzione di rifiuti speciali a procedere alla raccolta della seguente documentazione: copia della ultima cartella relativa al pagamento
della Tari; planimetria aggiornata e in scala con evidenziate le aree ove si producono rifiuti speciali; copia della documentazione (formulari o denuncia rifiuti) relativa al corretto smaltimento dei rifiuti speciali.
Gli interessati alla verifica TARI possono segnalarlo con una email all’indirizzo cna@ra.cna.it
Sarà nostra premura contattarli per predisporre tutti quegli atti che possano far riconoscere alle imprese quanto previsto dalla normativa vigente.