Il Governo italiano ha introdotto di recente l’obbligo per tutte le imprese di dotarsi di polizze catastrofali contro le calamità naturali e gli eventi catastrofali – ad esempio terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni – a tutela dei propri beni.
In base a questa norma, inserita nella Legge di Bilancio 2024, ogni azienda deve sottoscrivere a proprie spese una polizza che copra i danni causati da tali eventi. La scadenza inizialmente fissata per adeguarsi era il 31 marzo 2025, dopo la quale le imprese non in regola avrebbero potuto subire penalizzazioni indirette (ad esempio l’esclusione da futuri contributi pubblici in caso di calamità).
Dubbi e difficoltà sulle polizze catastrofali
Sin dall’annuncio, tuttavia, l’obbligo assicurativo ha sollevato dubbi e difficoltà. Per esempio, non vi era chiarezza su quali e quanti eventi sarebbero effettivamente coperti e con quali criteri, evidenziando che alcuni fenomeni meteorologici rilevanti non erano chiaramente inclusi nella norma. Inoltre, mancavano gli strumenti operativi per rendere l’obbligo attuabile: il previsto portale pubblico di IVASS per confrontare le offerte assicurative non era ancora attivo e l’offerta di polizze sul mercato risultava poco strutturata.
Di fronte a queste incertezze, le imprese – circa quattro milioni di attività in tutta Italia – si sarebbero trovate nell’impossibilità di scegliere una copertura assicurativa in maniera pienamente consapevole, rischiando di doversi adeguare in fretta con costi elevati.
La proroga delle polizze catastrofali
Proprio per questo il Consiglio dei Ministri, accogliendo le istanze di CNA e del mondo produttivo ha approvato una proroga dei termini: la nuova scadenza per l’entrata in vigore dell’obbligo slitta al 1° gennaio 2026 per le piccole e micro imprese (le più numerose), e al 1° ottobre 2025 per le medie imprese. Questa proroga è rilevante perché dà più tempo al sistema per prepararsi: evita di mettere immediatamente in difficoltà le aziende e consente al legislatore di chiarire i dettagli applicativi della norma, garantendo così una transizione più ordinata verso il nuovo regime obbligatorio.
CNA Emilia-Romagna, in linea con la Confederazione nazionale, esprime piena soddisfazione per la decisione del Governo di posticipare l’obbligo delle polizze catastrofali. Si tratta di una misura fortemente richiesta dall’associazione e dal sistema imprenditoriale già nelle scorse settimane. Sin dall’inizio, CNA aveva evidenziato l’inapplicabilità immediata del decreto in assenza di correttivi, sottolineando che una maggiore concertazione preventiva avrebbe evitato lo stato di emergenza e allarme creatosi tra le imprese nei giorni precedenti la scadenza.
Proprio alla luce di queste criticità, CNA aveva chiesto una proroga adeguata dell’entrata in vigore della norma, motivandola con diversi elementi oggettivi: l’offerta assicurativa non ancora matura, la mancanza del portale IVASS per confrontare le polizze, e l’impossibilità per milioni di aziende di valutare correttamente coperture e meccanismi di indennizzo in così poco tempo.
La proroga concessa a gennaio 2026 viene dunque giudicata da CNA come una decisione corretta, necessaria per evitare di penalizzare inutilmente migliaia di piccole imprese.
Secondo CNA, questi mesi aggiuntivi dovranno essere utilizzati al meglio per migliorare la normativa e la sua applicazione pratica. CNA insiste anche sull’importanza di definire con chiarezza quali eventi dovranno essere coperti obbligatoriamente e di predisporre tariffe sostenibili e uniformi, evitando disparità territoriali. In questa direzione, l’associazione ha già avanzato proposte concrete per una corretta implementazione: ad esempio, prevedere contratti tipo validi per tutte le compagnie, includere le tipologie di rischio realmente rilevanti per il nostro Paese e coinvolgere anche soggetti pubblici per facilitare la copertura dei sinistri più gravi.
CNA ritiene inoltre fondamentale proseguire il confronto con le istituzioni e continuare ad avere un ruolo attivo nelle interlocuzioni con il Governo mettendo a disposizione esperienza e conoscenza del tessuto imprenditoriale, affinché la normativa finale risulti equilibrata e davvero tarata sulle reali esigenze delle imprese.
“Finalmente ha prevalso il buonsenso. Accogliamo con grande soddisfazione la proroga al 2026 decisa dal Governo sull’obbligo di assicurazione contro le calamità – dichiara Paolo Cavini, Presidente di CNA Emilia-Romagna, che prosegue: “È un risultato importante, frutto anche del dialogo costante che come CNA abbiamo portato avanti con le istituzioni in queste settimane. Questa scelta tutela migliaia di piccole imprese del nostro territorio, evitando loro un onere immediato e confuso. Adesso il nostro impegno prosegue: lavoreremo insieme al Governo affinché la normativa venga applicata in modo chiaro, sostenibile e davvero attento alle reali esigenze delle imprese”.
Il tempo guadagnato con la proroga dovrà essere utilizzato al meglio – continua Cavini – e l’impegno che CNA metterà in campo sarà massimo nel richiedere e vigilare sulla costruzione di prodotti assicurativi che tengano conto del costo, così da garantire la sostenibilità economica alle imprese, e saremo altrettanto determinati nel chiedere la massima chiarezza su quali eventi devono essere coperti obbligatoriamente dalle polizze.
“CNA – ribadisce Cavini – è pronta a dare il proprio contributo tecnico per definire regole certe, coperture adeguate e costi sostenibili, senza gravare eccessivamente sulle aziende”.