Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato ieri sera e confermato questa sera (domenica 22 marzo) nuove misure restrittive per contenere la diffusione del Covid-19. Il provvedimento è subito operativo e sarà in vigore fino al 3 aprile su tutto il territorio nazionale. Si tratta di “misure severe, ne sono consapevole, ma non abbiamo alternative” ha detto il premier.

“Rallentiamo il motore produttivo del Paese ma non lo fermiamo. Non è una decisione facile, ma si rende necessaria oggi per poter contenere quanto più possibile la diffusione dell’epidemia” ha poi aggiunto.
“Abbiamo deciso di chiudere in tutta Italia ogni attività produttiva che non sia cruciale, indispensabile, a garantirci beni e servizi essenziali” ha spiegato Conte. “Continueranno a venire assicurati i servizi bancari, postali, assicurativi e finanziari”.

Restano dunque aperte le attività di quattro macroareee: logistica e trasporti, farmaci e sanità, energia e agroindustria, servizi bancari, postali e finanziari. Tutti gli altri settori produttivi non essenziali verranno chiusi.
In allegato il testo integrale del DPCM firmato il 22 marzo 2020 e la tabella con l’elenco di codici ATECO delle imprese che possono restare aperte. Questa lista delle attività si aggiunge a quelle contenute negli allegati 1 e 2 del DPCM 11 marzo 2020, che rimane in vigore fino al 3 aprile.
Seguirà una comunicazione più puntuale e per settore su tutte le attività che possono proseguire e su quelle che, invece, devono essere sospese.