Nei giorni scorsi la CNA di Ravenna ha incontrato una delegazione di Linea Rosa per il tradizionale appuntamento in occasione della Festa della Donna, che ogni anno si ripete per manifestare il sostegno di CNA all’associazione. All’incontro hanno partecipato la presidente di Linea Rosa, Alessandra Bagnara, accompagnata da Michela Guerra, il presidente di CNA Ravenna Pierpaolo Burioli, il direttore Massimo Mazzavillani, Marianna Panebarco in rappresentanza della Presidenza di CNA Ravenna, la presidente di CNA Impresa Donna Ravenna, Nicoletta Cirelli e la responsabile Franca Ferrari.

“Il ripetersi anche quest’anno di questo nostro incontro rappresenta l’importanza e la solidità del rapporto con Linea Rosa. – ha esordito Burioli – Con il nostro contributo vogliamo fare la nostra parte nel contrasto a questo grave fenomeno che purtroppo continua ad affliggere la società. Soprattutto in questo delicato periodo assistiamo a un deterioramento dei rapporti umani, e ciò richiede uno sforzo aggiuntivo e una maggiore iniziativa pubblica sul welfare e i servizi per le famiglie. È, dunque, necessario investire di più nelle iniziative di prevenzione e lotta alla violenza di genere”.

“Con CNA mettiamo in campo da anni molte iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, ma concordo con il Presidente nel dire che serve un impegno più deciso” ha affermato Alessandra Bagnara. “Assistiamo sempre più spesso a fenomeni di vittimizzazione secondaria delle donne che si trovano invischiate in meccanismi che le portano a non denunciare o a ritirare la denuncia, e spesso anche i anche i figli restano coinvolti in questi meccanismi.  Per questo è fondamentale educare a riconoscere i segni di violenza. È da queste considerazioni che nasce il progetto realizzato da Linea Rosa quest’anno: un vademecum per allenatrici e allenatori per riconoscere i segnali di disagio familiare nei bambini”.

Michela Guerra, volontaria di Linea Rosa e coautrice del vademecum, ha così presentato il lavoro: “questo progetto mette insieme sport e educazione di genere attraverso due percorsi: da un lato facendo prevenzione attraverso la funzione educativa degli allenatori – ma anche arbitri e dirigenti – poiché sono figure che educano e che danno l’esempio; dall’altro fornendo strumenti utili a coloro che vengono a conoscenza o sospettano una situazione di difficoltà. Si è cercato di individuare strumenti e procedure per cogliere i primi segnali, verificare, affrontare e risolvere le diverse situazioni, dalla violenza domestica al bullismo”.

In conclusione, il direttore Mazzavillani ha ringraziato Linea Rosa per la testimonianza e per il costante impegno per le donne e per l’intera società e ha consegnato un contributo a sostegno delle attività dell’associazione.