CNA FITA fermamente contraria alla delega al Governo sul trasporto non di linea nel DDL Concorrenza

Riccardo Carboni, Presidente Nazionale CNA FITA Taxi

La discussione sull’art.10 del DDL concorrenza che il governo voleva introdurre per il servizio taxi, a seguito delle iniziative di sensibilizzazione anche di CNA FITA Taxi, ha portato alla decisione della Conferenza dei Capigruppo di stralciare l’Articolo 10. La soppressione dell’Art.10, sostenuta da tutte le forze di maggioranza nell’incontro con il Ministro Giovannini, alle quali va il ringraziamento per aver appoggiato tale richiesta avanzata dalle Associazioni di rappresentanza in tutti questi mesi, è un risultato molto positivo.

Come CNA FITA Taxi abbiamo sempre sostenuto e in tutti i documenti presentati per i vari confronti la richiesta di soppressione, consapevoli che il nostro settore ha comunque bisogno di alcuni interventi per aver prospettive di sviluppo. Tali interventi però devono essere frutto di un percorso diverso rispetto allo strumento della Delega e oggetto di concertazione tra le parti. Lo sviluppo del settore deve necessariamente veder coinvolta la categoria. In particolare urge intervenire sulle piattaforme di pura intermediazione esercitata da soggetti economici diversi da quelli previsti
dalla Legge 21 del 1992. CNA FITA Taxi dichiara in maniera chiara che l’intermediazione nel trasporto persone ad oggi non è possibile, poiché il trasporto pubblico non di linea rientra tra le attività non assoggettate a libero mercato, secondo le Direttive Europee, pertanto non intermediabile. L’intermediazione di beni o servizi procura distorsioni di mercato incompatibili con la natura dei servizi pubblici essenziali. Pertanto le piattaforme di intermediazione che operano nel trasporto persone, se non sono costituite direttamente da tassisti o NCC, non hanno titolo autorizzativo per poter operare. Occorre inoltre definire strumenti di contrasto all’abusivismo anche digitale, conoscere il numero esatto degli operatori Taxi e NCC attraverso un Registro Elettronico Nazionale,
collegato a targhe professionali legate ai titoli autorizzativi dei Comuni, che non preveda però un aumento di pratiche burocratiche. Infine sarà necessario ricercare un equilibrio nelle funzioni dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti che troppo spesso confligge e rallenta le attività di Regioni e Comuni, effettivi titolari della funzione di regolazione e gestione del settore.
Il ruolo di un’associazione come CNA FITA Taxi resta quello di presidiare i tavoli governativi, delle amministrazioni pubbliche locali, relazionarsi con la politica a tutti i livelli, anche manifestare a volte, ma restando lucidi e determinati nell’ottenimento del risultato finale che deve essere chiaro.