Federica Malavolti è il nuovo Sindaco di Riolo Terme che succede ad Alfonso Nicolardi, eletta con il 68,55% delle preferenze, da giugno è alla guida del Comune del Faentino.

Cosa intende affrontare come priorità?

Temi prioritari sono sociale e scuola. I giovani sono importanti e dobbiamo dare loro possibilità di crearsi una vita e una famiglia nel nostro territorio. Il servizio educativo fascia di età 0-6, dovrebbe avere nuove strutture che speriamo di realizzare grazie ai fondi PNRR e vorremmo abbassare le rette a più famiglie.

In campagna elettorale come CNA Riolo Terme abbiamo inviato a tutti i candidati le nostre proposte e priorità, tra cui spiccavano infrastrutture (in primis casello a14) ed il tema delle aree artigianali. Su questi temi come pensa di muoversi?

Il Casello autostradale è un obiettivo che dobbiamo raggiungere. L’economia della vallata del Senio vive grazie al trasporto su gomma e per favorire le aziende occorre migliorare i collegamenti. Le nostre aree industriali devono diventare appetibili per nuovi investimenti e le nostre amministrazioni si devono aprire a nuove possibilità. Dobbiamo dare più scelta di lavoro a giovani e a donne che sul nostro territorio si vedono sempre più sacrificati, essendo più soggette a spostarsi per raggiungere il proprio posto di lavoro.

Sul turismo e rilancio del centro storico, cosa pensa di fare?

Il turismo è un tema che non deve spaventare e sul quale ci vuole un po’ di coraggio, partecipare a progetti comuni, a tavoli regionali come “The Lovely places”, per inserire Riolo Terme e l’Unione in contesti e contenitori ampi. Anche le nostre manifestazioni aiutano, dando la possibilità agli albergatori di creare pacchetti in concomitanza a feste e sagre. Il centro storico, in questo contesto turistico, deve avere una valenza strategica. Il Borgo deve essere interessante culturalmente e con attrazioni per farlo far vivere, con eventi dedicati e con un importante rinnovo nell’arredo urbano.

Tema caldo nella vallata è quello della Cava di Monte Tondo e soprattutto dell’indotto economico collegato. Quali prospettive vede?

Le prospettive per la cava sono difficili. Il lavoro è una priorità, ma sappiamo molto bene che il territorio in cui viviamo è protetto con zone di grande pregio geologico e paesaggistico. Le normative di tutela sono numerose e devono essere rispettate. Inoltre, parte della Vena del gesso è candidata a diventare sito Unesco. Occorrerebbe dare all’azienda proprietaria della cava l’opportunità di continuare l’attività almeno all’interno dell’area delimitata dal piano di estrazione, per avere un piano di ripristino e compensazione dell’area e nel frattempo valutare altri ambiti imprenditoriali in cui l’azienda potrebbe investire.