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Superbonus, la mancata proroga del 110% apre la strada a contenziosi su 6 miliardi di lavori

Superbonus, la mancata proroga del 110% apre la strada a contenziosi su 6 miliardi di lavori

Il 31 dicembre 2023 ha segnato la fine per il Superbonus 110%, la misura di detrazione fiscale volta a incentivare interventi di riqualificazione energetica negli edifici. Così i condomini e prima ancora le villette, con lavori ancora in corso non potranno più accedere al bonus al 110%.

La mancata proroga (circoscritta e limitata nel tempo) per portare a termine migliaia di cantieri rappresenta l’indifferenza o la sottovalutazione dell’esecutivo rispetto a una situazione complessa e complicata che nel tempo ha stratificato i problemi alimentati da una normativa priva di certezza e stabilità.

Oggi ci troviamo in una situazione che si è verificata dall’effetto domino cominciato nel 2022 con il governo Draghi: l’Incremento spese delle imprese, il blocco di alcune procedure e il congelamento del circolo virtuoso che era stato attivato con la cessione del credito e la gestione della liquidità.

Quindi cosa succederà adesso? I cittadini e le imprese, che hanno ceduto il credito nel 2020 e che si aspettavano delle proroghe della normativa, perché i lavori non sono andati avanti per delle difficoltà nate successivamente, adesso si troveranno ad avere una detrazione non più del 110%, ma del 70% per terminare i lavori.

Ora la prospettiva, molto concreta, è quella di assistere a un elevato contenzioso tra committenti e appaltatori. Sulla base degli ultimi dati Enea, infatti, il rischio di contenziosi riguarda 6 miliardi di euro di investimenti per la riqualificazione dei condomini, ammessi a detrazione, ma senza più l’opzione di cessione del credito e con il beneficio ridotto al 70%.

Il decreto legge 212/2023, invece, ha deluso le aspettative, ignorando la richiesta di una proroga circoscritta e limitata nel tempo per completare i cantieri in corso. La richiesta chiave della CNA, infatti, è una mini-sanatoria per coloro che sono rimasti “in mezzo al guado” per concludere i lavori.

Il Superbonus, che inizialmente rappresentava un’opportunità per la riqualificazione e la sostenibilità, si trova ora in una fase critica, con il suo destino in bilico. La CNA, agendo come voce delle imprese e artigiani, continua a lottare per una soluzione che protegga i diritti dei cittadini e dia un segnale chiaro alle istituzioni. La questione è complessa e urgente, richiedendo azioni immediate per evitare danni irreparabili al settore e alla fiducia dei cittadini.

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