CI SONO ESIGENZE PER LE QUALI NON SI POSSONO ASPETTARE MESI O ADDIRITTURA ANNI NE VALE DELLA SICUREZZA SULLA CIRCOLAZIONE STRADALE, DEL RISPETTO DEL DIRITTO DI FARE IMPRESA

 

L’autotrasporto concorre in modo importante al progresso economico di questo Paese.

Potrebbe svolgere molto meglio il suo ruolo se venissero eliminati le principali criticità che ne rallentano- ostacolano il pieno diritto al lavoro. 

Molte di esse dipendono dalla particolare complessità di questo settore che sicuramente richiederebbe una generale semplificazione amministrativa. 

Ce ne sono poi altre, denunciate da tempo, che attengono alle inefficienze ed inefficacia della macchina amministrativa pubblica. 

Nei rapporti che questi operatori professionali hanno con gli Uffici periferici delle Motorizzazioni Civili (UMC) emerge, in primo luogo, una grave carenza di organico.

Una situazione che inevitabilmente si riflette sui tempi di riposta patiti dalle imprese e che sono pregiudicate in termini di tempestività nel dare risposte operative al mercato e sicurezza nello svolgimento del lavoro. 

Ci sono esigenze operative che non possono assolutamente aspettare mesi o addirittura anni per essere assolte. 

Ne vale della sicurezza della circolazione, ne vale del rispetto del diritto di fare impresa, di esercitare la professione di autotrasportatore. 

A tal proposito, si deve purtroppo stigmatizzare che non si sono mai interrotte le lamentele che giungono sistematicamente dai territori e non soltanto per i lunghi tempi di attesa che da troppo tempo caratterizzano le operazioni di revisione ma anche per le grandi difficoltà di alcuni UMC di svolgere in tempi accettabili adempimenti che attengono-influiscono direttamente sull’operatività delle imprese di autotrasporto (nuove iscrizioni, reimmatricolazione mezzi e rilascio carte di circolazione, riconoscimento idoneità finanziaria, trasferimenti di sede, variazione gestore, informazioni generali, rinnovo ATP, etc.).

Da un’indagine che CNA Fita ha svolto sul tema dei rapporti che gli operatori di questo settore hanno con gli uffici periferici delle motorizzazioni, emerge che su un campione di 37.194 imprese di autotrasporto (codice Ateco: H49 – Trasporto terrestre mediante condotte = merci e persone), solo il 6,65 % (2.472 imprese) sono collocate in territori (Bergamo e Piacenza) dove emerge che NON vengono lamentate particolari criticità dovute agli UMC del territorio. 

 Il 93,35% evidenzia invece LUNGHI TEMPI DI RISPOSTA e riguarda la generalità delle pratiche presentate presso gli UMC di riferimento. 

Tra gli UMC monitorati e per i quali le imprese lamentano più criticità, vi sono quelli di Venezia e Roma. 

In generale, le principali cause che determinano i lunghi tempi di attesa, sono riconducibili alla carenza di personale e alla scarsa propensione degli addetti ad avere conoscenze e competenze polivalenti.

Particolare il caso dell’UMC di Bolzano che sostanzialmente potrebbe essere ritenuto un’isola felice se non fosse per i lunghi tempi di attesa necessari, per cause tecniche, per tutte le pratiche che interessano lo scambio-verifica di dati tra ufficio territoriale e albo nazionale degli autotrasportatori.

Seppur riferito ad un peculiare comparto, quello dei trasporti refrigerati, emerge in maniera piuttosto diffusa i forti danni che devono subire le imprese per i ritardi correlati al rinnovo del certificato ATP.  

Siamo consapevoli che le soluzioni non sono di facile attuazione e vanno ricercate tra una organizzazione del lavoro caratterizzata da fattori che richiedono risposte sempre più veloci, ed una macchina amministrativa sottorganico e, anche per questo, che non regge il passo con i tempi richiesti dalle imprese. 

Nonostante ciò torniamo a sottolineare la necessità di individuare soluzioni che consentano alle imprese di svolgere il loro lavoro in sicurezza e rispondere tempestivamente ai tempi richiesti dal mercato.

In proiezione futura, la via maestra è sicuramente quella di un piano straordinario di assunzioni per il MIT da inserire nella prossima legge di bilancio per l’anno 2024.

Chiediamo però che siano prontamente individuate anche soluzioni temporanee, in modo da tamponare le esigenze che emergono dai territori a maggiore criticità come Venezia, Roma e tanti altri dislocati lungo tutto l’asse del nostro Paese.

il 31 Maggio 2023 avevamo espresso la nostra soddisfazione per l’avvio del tavolo in cui si sarebbero dovute affrontare le “problematiche della motorizzazione”.

Un impegno del Vice Ministro Bignami ad avviare un’attività costante di confronto per cercare di affrontare tutta una serie di criticità di relazione con gli UMC che sono fondamentali per la gestione quotidiana di una impresa di autotrasporto. 

Nei tre mesi trascorsi dall’insediamento del tavolo richiamato dobbiamo purtroppo prendere atto che non c’è stato nessuno tipo di sviluppo. 

Rivendichiamo la necessità di un costante confronto con i decisori politici per affrontare criticità quotidiane e proporre soluzioni tempestive che garantiscano i diritti inviolabili dell’uomo, come quello dell’iniziativa economica privata! 

 

 

Nelle pagine che seguono riportiamo i dati raccolti per monitorare oggettivamente l’attività degli UMC dislocati sul territorio ed evidenziare le criticità riscontrate dalle imprese 

 

TRENTINO ALTO ADIGE

BOLZANO 

Lo statuto speciale attribuisce alla Provincia di Bolzano particolari poteri tra cui anche quello di una gestione autonoma dell’Albo degli autotrasportatori. 

Questa condizione, da una parte determina procedure molto più snelle con riferimento a tutto ciò che è possibile gestire in loco. Infatti per le pratiche che riguardano l’iscrizione all’albo, il riconoscimento dell’idoneità finanziaria, le domande di trasferimento sede, le variazioni del gestore, il rinnovo del certificato ATP ed ogni eventuale richiesta di informazioni, i tempi di risposta sono nell’ordine di pochi giorni. 

Dall’altra, le peculiarità di questa autonomia, non consentono la gestione digitale dei dati contenuti nell’albo nazionale. 

Da ciò deriva un forte rallentamento della velocità di aggiornamento e scambio di informazioni tra i due livelli.

Una condizione che causa un allungamento dei tempi di risposta per tutto ciò che riguarda le pratiche che richiedono un riscontro con l’albo nazionale quali, ad esempio, quelle relative alla verifica della regolarità delle imprese la cui gestione, per gli UMC della Provincia di Bolzano, può richiedere anche 12 mesi di tempo. 

Complessivamente, per le 1.362 imprese di autotrasporto attive in provincia di Bolzano (fonte: https://www.infocamere.it/movimprese?pGeoTk=R17&pTipTk=I&pPerTk=A2008), più lati positivi che negativi. 

LOMBARDIA

BERGAMO 

Per l’iscrizione all’albo degli autotrasportatori le imprese che si rivolgono all’UMC di Bergamo devono attendere 30 giorni dalla presentazione dell’istanza più altri 10 giorni per l’iscrizione al REN.

Per l’assolvimento delle altre principali tipologie di pratiche riconducibili all’autotrasporto (riconoscimento idoneità finanziaria, trasferimento sede, variazione gestore autotrasporto, duplicato carta circolazione, rinnovo ATP), le 1.665 imprese di autotrasporto insediate in provincia di Bergamo, godono di buoni tempi di risposta da parte dell’UMC e che vanno da 2/3 giorni a una settimana. 

PAVIA 

In provincia di Pavia sono 35 i giorni necessari per l’iscrizione all’albo degli autotrasportatori.

Per le 931 imprese di autotrasporto insediate i tempi di attesa per lo svolgimento delle pratiche vanno da 2/3 giorni per il rinnovo dell’idoneità finanziaria ai 10/12 giorni per il trasferimento di sede ovvero per la variazione del gestore dei trasporti. 

Il rilascio del duplicato della carta di circolazione avviene, di norma, in sette giorni. 

 

 

VENETO

Tra gli uffici provinciali del Veneto, quello che evidenzia le maggiori criticità è quello di Venezia.

UMC VENEZIA 

Le 1.463 imprese di autotrasporto (merci e persone) in esercizio nel comune di Venezia, sono quelle che subiscono i maggiori disservizi tra tutti gli UMC del Veneto. 

Numerose pratiche di iscrizione all’albo degli autotrasportatori, di variazione sede, di cambio gestore dei trasporti, di reimmatricolazione dei veicoli, sono giacenti da oltre quattro mesi.

È consuetudine che il personale demandato all’ufficio dell’albo degli autotrasportatori non risponda né a mail, né al telefono.

Spesso vengono rigettate, senza apparente motivo, certificazioni di idoneità finanziaria predisposte dai revisori contabili ai sensi della Circolare MIT Prot. 0011551 del giorno 11 maggio 2012; richieste di informazione sul rilascio dell’attestato internazionale in esenzione d’esame fatte da oltre 10 mesi sono ancora in attesa di risposta.

L’immatricolazione di un autobus nuovo è stata presentata il 18 Gennaio 2023 ed ottenuta dopo il 2° Marzo 2023. 

UMC PADOVA 

Il personale preposto a dare informazioni relative all’accesso alla professione e quello dedito allo sportello merci, non ha competenze intercambiabili determinando il rallentamento delle specifiche pratiche a seguito delle ferie e/o della malattia dell’uno o dell’atro. Conseguenze negative che ricadono inevitabilmente sulle

2.127 imprese di autotrasporto che hanno sede in questa provincia. 

 

PADOVA, TREVISO, VICENZA, VERONA E ROVIGO

Negli UMC di questi territori i tempi di assolvimento della domanda di iscrizione all’Albo degli autotrasportatori vanno da uno a due mesi. 

Altra criticità comune è che l’utente difficilmente riesce ad ottenere risposte per mail e/o per telefono.

Complessivamente in questi territori, alla data del 31.12.2022, erano insediate 8.004 imprese che si devono quotidianamente confrontare con questo stato di fatto. 

BELLUNO 

L’UMC è dotato di una sola persona al front office che spesso, per altri impegni lavorativi, è fuori ufficio per intere settimane: è facilmente comprensibile il disagio che patiscono per lo svolgimento delle pratiche quotidiane le 311 imprese attive sul territorio 

                 

EMILIA ROMAGNA

REGGIO EMILIA 

Presso l’UMC di Reggio Emilia le pratiche che riguardano le iscrizioni all’albo e quelle relative al trasporto merci, sono abbastanza veloci grazie anche alle buone competenze ed alla disponibilità dell’unica figura addetta allo sportello.

La problematica che si evidenzia è pertanto proprio il fatto che lo sportelo è dotato di una sola persona che deve far fronte alle esigenze di 1.138 imprese di autotrasporto, il 10% di tutte quelle aventi sede in Emilia Romagna. Un handicap non di poco conto perché se per ferie o per altri motivi manca questa persona, si blocca qualsiasi attività.

La gestione delle pratiche è svolta in maniera completamente cartacea e l’apertura dello sportello due volte a settimana e solo per due ore; queste condizioni sono causa di rallentamenti e lungaggini che mal si conciliano con i tempi delle imprese.

 

PARMA

Presso l’UMC di Parma i tempi per completare l’iter di una domanda di iscrizione all’albo degli autotrasportatori sono di circa due mesi: spesso la pratica viene lavorata ma poi occorre attendere i tempi per la firma del responsabile.

Le 886 imprese di autotrasporto registrate presso la locale CCIAA, possono disporre dello sportello dedicato all’albo degli autotrasportatori per una sola volta la settimana, il mercoledì dalle ore 09.00 alle ore 11.00.

Articolata e conseguentemente lunga è la procedura per presentare le pratiche che attengono all’operatività delle imprese: in prima istanza va inviata per PEC, quindi tramite una normale mail ed infine consegnata sotto forma cartacea allo sportello. 

 

PIACENZA 

In provincia di Piacenza, al 31 dicembre 2022 risultavano attive 807 imprese di autotrasporto (Codice ATECO H 49: trasporto terrestre e mediante condotta) per le quali non si evidenziano particolari criticità.

Nonostante l’esiguo numero di operatori dedicati, tutti i servizi vengono svolti quasi in tempo reale grazie all’dell’efficienza del personale presente presso gli UMC ma anche agli ottimi rapporti di collaborazione esistenti tra personale del MIT e privati. 

 

FERRARA 

Sempre                secondo               i              dati        forniti   dal          sito        di            Unioncamere    (fonte: https://www.infocamere.it/movimprese?pGeoTk=R17&pTipTk=I&pPerTk=A2008), sono 681 sono le imprese di autotrasporto che operano in provincia di Ferrara. 

I tempi per l’iscrizione all’albo degli autotrasportatori variano da dieci giorni ad un mese.

Circa trenta sono i giorni necessari per un trasferimento di sede; per il rilascio del duplicato della carta di circolazione per uso di terzi, dove occorre la verifica e l’approvazione del funzionario dell’UMC, possono passare anche due mesi. 

Per il rinnovo del certificato necessario per il trasporto di prodotti refrigerati (ATP), i tempi di attesa vanno da due a tre mesi. 

Le risposte a richieste di informazione sono piuttosto celeri anche se possono essere avanzate soltanto per mail.

 

TOSCANA

FIRENZE 

A Firenze, chi intende avviare la professione di autotrasportatore di merci, per l’iscrizione all’albo degli autotrasportatori deve attendere da un minimo di tre mesi fino a 5/6 mesi nel caso vi siano richieste di integrazione dell’istanza presentata.

Per le 2.284 imprese già in attività in questa provincia, le cose non vanno molto meglio.

La documentazione inoltrata per l’aggiornamento dell’idoneità finanziaria viene verificata soltanto dopo un mese dall’inoltro. 

Per il trasferimento di sede e la variazione del gestore, i tempi medi sono di due mesi. 

Cosi come male si conciliano con le esigenze delle imprese i tempi di risposta che riguardano informazioni generali che riguardano l’esercizio dell’attività: da 15 giorni a 2 mesi di attesa. 

 

LAZIO

FROSINONE

Per l’avvio della professione di autotrasportatore di merci per conto di terzi, il neo imprenditore consegue l’iscrizione all’albo degli autotrasportatori in tempi che vanno dai 45 ai 60 giorni.

Analoghi sono i tempi che l’impresa già in attività deve attendere per l’eventuale sostituzione del gestore dei trasporti.

In entrambi i casi incide la verifica antimafia che, generalmente, si conclude nei tempi necessari per conseguire il silenzio/assenso dato che la Prefettura difficilmente risponde. 

Per tutte le altre circostanze, le 1.258 imprese di autotrasporto non sembrano patire particolari difficoltà. 

VITERBO 

Dalla provincia di Viterbo, 396 imprese di autotrasporto attive, sono diffuse le lamentele per tempistiche di assolvimento che vanno dai 30 ai 45 giorni dalla consegna, non confacenti con le esigenze di operatività delle imprese e che riguardano la generalità delle pratiche inerenti il trasporto di merci per conto di terzi.

ROMA 

In provincia di Roma sono attive 10.920 imprese di autotrasporto (merci e persone).                                               

La principale criticità evidenziata per gli UMC di Roma sono i tempi di rilascio del certificato ATP. 

I Centri Prova per il rinnovo ATP nel Lazio ad oggi risultano essere solo 2 – quello della MCTC in via di Settebagni e quello di RFI

Questi due centri non riescono a smaltire con tempi decenti le pratiche di rinnovo, si è arrivati a tempi di prenotazione che vanno dai 10 ai 12 mesi, con notevoli disagi per le opportunità di lavoro delle imprese insediate nella regione Lazio.

Molte sono spesso costrette a ricorrere a CPA fuori regione e privati con tutto ciò che ne consegue. 

Il trasporto refrigerato di alimenti è soggetto al rilascio della certificazione ATP (Accord Transport Perissable), ottenuto attraverso un’ispezione condotta dagli organi competenti.

 

Dopo il primo rilascio, l’attestazione ATP ha una validità di 6 anni. Successivamente, è necessario rinnovare il certificato ogni 3 anni fino al raggiungimento del 15° anno di vita del veicolo. Oltre il 15° anno, è richiesta una verifica presso il CPA (Centro Prova Autoveicoli), che permette di ottenere una nuova certificazione valida per ulteriori 6 anni.

 

Il mancato rispetto delle norme stabilite dalla normativa ATP espone i conducenti al rischio di subire sanzioni disciplinari dal Codice della Strada. Infatti, coloro che non provvedono al rinnovo dell’attestazione ATP o al collaudo dei veicoli isotermici commettono un’infrazione che è punita con una pena pecuniaria. In base all’articolo 216, comma 6 del Codice della Strada, viene citato il reato di circolazione abusiva, che prevede una sanzione pecuniaria che varia da 1988 euro a 7953 euro. In caso di recidiva, viene applicata una sanzione accessoria che comporta il fermo del veicolo o la confisca, con una durata di tre mesi.

 

PUGLIA 

BARI 

Presso gli UMC di Bari, che è il riferimento di 2.961 imprese di autotrasporto, emerge un dato su tutti: oltre 5 mesi di attesa per poter effettuare il rinnovo del certificato ATP. 

 

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