La Legge di Bilancio è il principale strumento di gestione delle finanze pubbliche e esplicita le priorità del Governo in termini di politiche economiche e sociali. Nella Legge di Bilancio 2023 il Governo ha accolto alcune delle proposte avanzate da CNA: la valutazione complessiva della manovra è positiva, ma permangono aspetti negativi e dubbi rispetto ad alcune importanti questioni.

FISCALE

REGIME FORFETARIO: A partire dal 2023, la verifica del limite è effettuata tenendo conto del nuovo valore di 85.000€, da verificare con riferimento al 2022, computando i ricavi e i compensi secondo il criterio di cassa o competenza a seconda del regime applicato nel 2022.  È prevista l’esclusione automatica e immediata dal regime forfetario se, in corso d’anno, i ricavi e i compensi percepiti superano la soglia di 100.000€.

AUMENTO LIMITI RICAVI PER UTILIZZO CONTABILITA’ SEMPLIFICATA: È possibile accedere/rimanere al regime semplificato se i ricavi percepiti (o conseguiti) in un anno intero non sono superiori a 500.000€ (prima 400.000), per le imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi; 800.000€ (prima 700.000) per le imprese aventi per oggetto altre attività.

FLAX TAX INCREMENTALE PER IMPRESE INDIVIDUALI E PROFESSIONISTI. Esclusi i forfettari nel 2023: Nel 2023 un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali al 15%, da applicare al maggior reddito d’impresa o di lavoro autonomo conseguito nel 2023 in eccedenza rispetto al più elevato tra quelli del triennio precedente (2020-2022). Prevista franchigia del 5% sul reddito più alto. La quota di reddito agevolata non può essere superiore a 40.000€.
Sono norme favorevoli alle imprese in quanto allargano la platea di coloro che potranno beneficiare di una riduzione del carico fiscale e di una semplificazione delle procedure.

RIDETERMINAZIONE COSTO FISCALE TERRENI E PARTECIPAZIONI PER PERSONE: Proroga per il 2023 per le partecipazioni e i terreni posseduti alla data dell’1.1.2023. Si applica una imposta sostitutiva del 16%. Entro il 15 novembre 2023 sarà necessario predisporre ed asseverare la perizia ed effettuare il versamento dell’imposta sostitutiva.
Consente di usufruire di una riduzione di imposta sulle plusvalenze.

ASSEGNAZIONE E CESSIONE AGEVOLATA DEI BENI AI SOCI/TRASFORMAZIONE IN SOCIETA’ SEMPLICE: Riapertura termini per i beni immobili e mobili diversi dai beni strumentali. Operazioni da effettuare entro il 30 settembre 2023 compreso il versamento. Imposizione sostitutiva dell’8% (10,5% per le società che risultano di comodo) sulle plusvalenze imposizione sostitutiva dell’13% sulle riserve in sospensione d’imposta annullate a seguito delle operazioni agevolate per la base imponibile dell’imposta sostitutiva è possibile assumere il valore catastale al posto del valore norma.
Norma favorevole alle imprese per il risparmio di imposte che comporta.

ESTROMISSIONE IMMOBILE STRUMENTALE IMPRENDITORE INDIVIDUALE: Riapertura termini per gli immobili posseduti al 31 ottobre 2022. Applicazione imposta sostitutiva dell’8% sulla plusvalenza. Da adottare comportamento concludente entro il 31 maggio 2023. Le imposte sostitutive devono essere versate per il 60% entro il 30 novembre 2023 e il resto entro il 30 giugno 2024.
Il provvedimento rappresenta un’opportunità per evitare la tassazione ordinaria della plusvalenza.

PACE FISCALE Diverse norme mirano ad eliminare e prevenire i contenziosi: è il caso dell’annullamento automatico delle cartelle sotto i mille euro, delle sanatorie per gli errori formali, della conciliazione agevolata delle controversie tributarie.
Si tratta di provvedimenti semplificatori che possono rappresentare l’inizio di un’attesa procedura di sburocratizzazione.

SUPERBONUS: Per gli interventi effettuati dai condomini e dalle persone fisiche su parti comuni di edifici interamente posseduti fino a 4 unità, ma anche dalle persone fisiche per gli interventi sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio o dello stesso edificio e per gli interventi effettuati da ONLUS, ODV e APS iscritte negli appositi registri, il superbonus spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, nella misura del 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, 90% per le spese sostenute nell’anno 2023, 70% per quelle sostenute nell’anno 2024, 65% per quelle sostenute nel 2025. Da questa riduzione al 90% sono escluse alcune casistiche ben definite.
La norma rischia di mettere in difficoltà il comparto casa, già alle prese con il problema – ancora non superato – della cessione dei crediti.

COSTI ENERGIA: Prorogati per il 1° trimestre 2023 i crediti d’imposta sui consumi di elettricità e gas. Per lo stesso periodo, le sole utenze domestiche e quelle non domestiche a bassa tensione e potenzia sino a 16,5 kW beneficeranno dell’azzeramento degli oneri di sistema.
È uno strumento utile ma insufficiente che penalizza le PMI energivore con utenze maggiori di 16,5 KW

AUMENTO COSTI DEI MATERIALI NELLE OPERE PUBBLICHE: Per contrastare l’aumento del costo materiali nelle opere pubbliche viene incrementato il fondo per le opere finanziate dal PNRR e dal PNC. Inoltre, vengono aggiornati i preziari (entro il 31/03/2023) e revisionate le procedure di pagamento dei crediti maturati in seguito all’aumento dei prezzi dei materiali.
Intervento positivo, anche se non comprende gli appalti di servizi e forniture.

INVESTIMENTI PMI, NUOVA SABATINI: Incremento di 30 milioni per il 2023 e di 120 milioni per il triennio 2024 – 2026 della “Nuova Sabatini”, la legge che offre finanziamenti agevolati alle PMI che investono in macchinari, impianti, beni strumentali, attrezzature.
Pur positiva, la norma è insufficiente a rispondere alle esigenze delle imprese.

TRANSIZIONE 4.0: Il credito d’imposta 4.0 per gli investimenti in beni strumentali rimane accessibile entro il 30 settembre 2023, a patto che entro il 31 dicembre 2022 i relativi ordini siano stati accettati e pagati almeno per il 20%.
Il posticipo di 3 mesi della scadenza consente di fronteggiare i ritardi di consegna dei produttori di questi impianti.

 ACCESSO AL CREDITO FACILITATO: Proroga scadenza al 31 dicembre 2023 del termine del regime straordinario del Fondo di garanzia per le PMI.
Misura che in qualche modo sostiene gli investimenti e la liquidità delle piccole e medie imprese

INNALZAMENTO LIMITE UTILIZZO CONTANTE DA 2.000 A 5.000 EURO
Semplificano i pagamenti e allinea l’Italia alla soglia media europea.

OBBLIGO ACCETTAZIONE PAGAMENTI CON CARTE E BANCOMAT: obbligo di accettare pagamenti tramite carte di pagamento (di debito, di credito e prepagate) a prescindere dall’importo della transazione. In caso di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, si applica la sanzione di 30€, aumentata del 4% del valore della transazione rifiutata. Meccanismo per rendere i costi proporzionali alle transazioni elettroniche soprattutto se di importo inferiore a 30€.
La norma impone costi aggiuntivi per dotarsi dei dispositivi e riduce il margine sui prodotti, specie quelli con poco ricarico.

 

LAVORO

ESONERI CONTRIBUTIVI PER ASSUNZIONI/TRASFORMAZIONI: Vengono confermati per tutto il 2023 gli esoneri contributivi (max 8.000€) per le assunzioni/trasformazioni a tempo in determinato di lavoratori under 36, donne svantaggiate o disoccupate, percettori di reddito di cittadinanza.
Incentivo interessante, da sostenere però con altri strumenti per migliorare incontro tra domanda e offerta di lavoro (es. sostegno all’apprendistato professionalizzante).

RIDUZIONE DEL CUNEO FISCALE: Viene confermato anche per il 2023 l’esonero del 2% sui contributi previdenziali dei lavoratori con redditi annui fino a 35.000€ (3% con redditi fino a 25.000€). Ridotta dal 10% al 5% l’imposta sostitutiva applicata ai premi di risultato o alla partecipazione agli utili di impresa.
Intervento “una tantum” che non sostituisce l’urgente necessità di una riduzione del costo del lavoro anche per le imprese.

INCENTIVO ALLA PROSECUZIONE DELL’ATTIVITA’ LAVORATIVA: incentivo per i lavoratori dipendenti che avendo raggiunto entro il 31 dicembre 2023 i requisiti per il pensionamento anticipato con “quota 103”, decidono di rimanere in servizio. Il lavoratore può scegliere di rinunciare all’accredito contributivo della quota a proprio carico e ricevere direttamente in busta paga il valore di tale quota. Un decreto ministeriale dovrà definire le modalità attuative.

AUMENTO LIMITE IMPORTO DEL LAVORO OCCASIONALE (EX VOUCHER): Ampliata la possibilità di ricorrere a prestazioni di lavoro occasionale, attraverso l’aumento da 5.000 a 10.000€ l’anno del limite massimo dei compensi che possono essere corrisposti da ciascun utilizzatore. Rimane invariato il limite di 5.000€ annui di compenso massimo che può essere percepito da ciascun prestatore. Le prestazioni di lavoro occasionale possono essere svolte anche per attività agricole di carattere stagionale per non oltre 45 giorni nell’anno solare. Le prestazioni occasionali potranno essere utilizzate da utilizzatori con un numero di dipendenti con contratto a tempo indeterminato fino a dieci.
Norme che consentono maggior flessibilità del mercato del lavoro e per le imprese.

 

CITTADINI E PREVIDENZIALE

BONUS MOBILI: Innalzamento per il 2023 del tetto di spesa massima previsto per godere della detrazione IRPEF, con aliquota al 50% e in 10 quote annuali di pari importo, sull’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (c.d. Bonus mobili). La spesa agevolabile aumenta, quindi, da 5.000 a 8.000€ per il 2023, mentre resta invariato il tetto a 5.000€ per il 2024.

BONUS RISTRUTTURAZIONE, ECOBONUS, SISMA BONUS, BONUS VERDE: Già prevista proroga al 31 dicembre 2024 con la Finanziaria 2022
Norme positive che sostengono i settori e la transizione energetica e sicurezza sismica degli edifici

NUOVA PENSIONE ANTICIPATA FLESSIBILE: È introdotta, in via sperimentale per il 2023, la “pensione anticipata flessibile”. I soggetti che conseguono il diritto alla pensione entro il 31 dicembre 2023 con quota 103 possono presentare domanda.
Norma che consegue l’obiettivo della flessibilità in uscita, lasciando libertà al lavoratore. 

OPZIONE DONNA: Viene prorogata, ma con un incremento dell’età pensionabile. Le lavoratrici devono aver maturato, entro il 31 dicembre 2022, un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni ed un’età anagrafica di almeno 60 anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni.
Molto limitata la platea interessata dal provvedimento.

CONFERMATI APE SOCIALE, ASSEGNO UNICO PER I FIGLI, DETRAZIONI ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE.
Bene le proroghe di strumenti normativi utili.

MODIFICA DEL REDDITO DI CITTADINANZA: Dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, la misura del reddito di cittadinanza è riconosciuta nel limite massimo di 7 mensilità, ad eccezione dei nuclei costituiti da persone con disabilità (come previsto dal DPCM n. 159/2013), minorenni o persone con almeno sessant’anni di età.
Positiva la modifica allo strumento, utile incentivo al ritorno nel mercato del lavoro dei percettori.