Per CNA FITA necessario proseguire il confronto nel tavolo delle regole

L’Attività di rappresentanza che CNA FITA svolge e che ne caratterizza l’azione è fondata su alcuni temi di rilevante importanza. La legalità, la lotta alle infiltrazioni mafiose con la costituzione di parte civile nei processi Aemilia e Caronte, per il crollo del ponte Morandi, l’Azione collettiva contro il cartello dei costruttori di autocarri. Per CNA FITA le normative per l’Avvio di nuove imprese di autotrasporto sono un freno, non è più rinviabile un intervento che semplifichi le procedure per la capacità professionale. Gli Autotrasportatori affrontano complessi adempimenti burocratici con gli Uffici Territoriali delle Motorizzazioni civili e delle Amministrazioni provinciali. È urgente un intervento che eviti la perdita di personale in questi uffici, per garantire tempi accettabili per l’iscrizione di nuove imprese, per l’immatricolazione di nuovi veicoli e per le revisioni periodiche. Non ci sarà crescita per il Paese se lo Stato non attuerà interventi per contrastare il caro gasolio: è fondamentale fissare, per un periodo certo, un tetto al prezzo del carburante per autotrazione e avviare controlli serrati e incisivi per bloccare l’evidente speculazione. Positivo il rafforzamento del Contratto di Trasporto in forma scritta inserito nel Protocollo di intesa siglato al Ministero il 17 marzo, contenente la clausola di adeguamento del gasolio e l’avvio di maggiori controlli per garantire il rispetto dei tempi di pagamento. Sono necessari, per superare la carenza di autisti, interventi per calmierare i costi delle patenti professionali e politiche utili a stimolare l’interesse di giovani e disoccupati migliorando le condizioni nelle quali sono chiamati ad operare gli autisti professionali, con servizi di accoglienza adeguati lungo tutti gli assi stradali e presso i luoghi di carico e scarico delle merci. L’aumento della velocità commerciale delle merci deve essere realizzato con il previsto avvio degli investimenti in infrastrutture stradali e autostradali.

Per CNA FITA è necessario che gli investimenti previsti sino al 2026 siano affidati ad un’unica regia organizzativa per gestire un unico cantiere operativo. Non è più rinviabile l’attuazione dell’Archivio Nazionale delle Strade che possa garantire una visione complessiva dello stato delle Strade e delle opere infrastrutturali che collegano il nostro Paese con l’indicazione di precisi percorsi alternativi in caso di calamità. CNA FITA ritiene necessario rendere strutturale il Fondo per l’autotrasporto, soprattutto per le spese non documentate. Il confronto con il Governo deve permettere agli autotrasportatori di fornire il contributo fondamentale, mai venuto meno, anche nelle condizioni estreme durante il periodo pandemico.