É in mostra al MAR, fino al 2 giugno, Sebastião Salgado. Exodus – Umanità in cammino un viaggio emozionante attraverso gli occhi del fotografo brasiliano. In 180 foto la forza dello spirito umano di fronte alle avversità

“La mia speranza è riuscire – come individui, come gruppi, come società – a fermarci per riflettere sulla condizione dell’umanità alla soglia del nuovo millennio. Oggi più che mai, sento che il genere umano è uno. Vi sono differenze di colore, di lingua, di cultura e di opportunità, ma i sentimenti e le reazioni di tutte le persone si somigliano. Noi abbiamo in mano la chiave del futuro dell’umanità, ma dobbiamo capire il presente. Queste fotografie mostrano una porzione del nostro presente. Non possiamo permetterci di guardare
dall’altra parte.” – Sebastião Salgado.

Fino al 2 giugno 2024 il MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna presenta la mostra Sebastião Salgado. Exodus – Umanità in cammino, a cura da Lélia Wanick Salgado, organizzata dal Comune di Ravenna -Assessorato alla Cultura e Mosaico e Assessorato all’
Immigrazione, Politiche e Cultura di Genere- in collaborazione con Contrasto e grazie al contributo della Regione Emilia – Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Marcegaglia.
Nel 1993 Sebastião Salgado inizia il suo viaggio fotografico, fisico ed esistenziale nella galassia delle migrazioni. In sei anni il reporter brasiliano ha percorso quattro continenti con opere che catturano partenze e approdi, campi profughi dove milioni di persone vivono un destino incerto. Da allora la mappa del mondo appare cambiata, ma l’esodo di intere popolazioni è quanto mai attuale e le  condizioni di profughi o migranti rappresentano uno scenario che assume dimensioni sempre più globali. La mostra racconta attraverso 180 fotografie la condizione di profugo, l’istinto di sopravvivenza, i momenti di esodo, i disordini urbani e le tragedie di continenti ormai alla deriva, racconta la paura e la povertà così come la volontà, la dignità e il coraggio. “Quasi tutto ciò che accade sulla Terra è in qualche modo collegato – afferma la curatrice, Lélia Wanick Salgado – Siamo tutti colpiti dal crescente divario tra ricchi e poveri, dalla distruzione dell’ambiente, dal fanatismo sfruttato a fini politici. Le persone strappate dalle loro case sono solo le vittime più visibili di un processo globale. Le fotografie che qui presentiamo catturano i momenti tragici, drammatici ed eroici di singoli individui. Eppure, tutte insieme, ci raccontano anche la storia del nostro tempo. Non offrono risposte, ma al contrario pongono una domanda: nel nostro cammino verso il futuro non stiamo forse lasciando indietro gran parte del genere umano?”
La mostra fa parte degli eventi del Festival delle Culture in programma a Ravenna dal 12 marzo al 20 luglio 2024 ed è stata  simbolicamente inaugurata il 21 marzo, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale.

Maggiori informazioni, orari e tariffe su www.mar.ra.it/ita/Mostra/Sebastião-Salgado