Arrivano le prime piogge, le temperature hanno finalmente un leggero calo ed è tempo di bilanci estivi o, meglio, bilanci della prima parte della stagione turistica: quella che va da gennaio a fine agosto. Sappiamo bene che da settembre in poi comincia un’altra stagione che però, per certe categorie, non è affatto secondaria. In attesa di dati ufficiali più completi è molto indicativa l’opinione degli imprenditori; quelli che stanno sul campo, in questo territorio.

In questi anni CNA Turismo e Commercio di Ravenna è cresciuta molto e può dire di rappresentare in maniera significativa tutti gli ambiti dell’area turistica e commerciale. A questo proposito, ecco il commento della Presidente, Laura Sillato: ’“La stagione estiva 2022 sta per volgere al termine e possiamo affermare che ha confermato positivamente il trend di ripresa post covid a Ravenna. A livello di ricettivo i numeri del turismo estivo sono ormai tornati in linea con quelli del 2019. Nonostante le preoccupazioni dovute alla guerra, all’inflazione e ai costi dell’energia gli italiani si sono comunque concessi le vacanze estive, anche sulla nostra costa, forse proprio per i motivi elencati. Certo – conclude Laura Sillato – c’è maggiore attenzione a quanto e come consumare rispetto a qualche anno fa. Va anche detto che il 2022 ha beneficiato di una presenza molto significativa degli stranieri, anche da oltreoceano, senza dubbio trainata dall’attività del terminal crociere che, da maggio, ha inciso in maniera rilevante sui pernottamenti nel nostro territorio.”.

Parole chiare, quelle della presidente di CNA Turismo e Commercio che segnano un orizzonte complessivamente positivo che, però, non è lo stesso in tutto il territorio romagnolo; spicca infatti il dato piuttosto negativo (rispetto al 2019 e riferito ai soli primi sette mesi dell’anno) della provincia di Rimini. Un elemento in controtendenza spiegabile principalmente con il calo dei turisti russi.

Ma vediamo le prime impressioni sul ricettivo extra-alberghiero che sembra essere in chiara crescita: “E’ già passata un’altra estate ed è tempo di bilanci anche per l’extra-alberghiero – ci dice Anna Neri imprenditrice del ramo e componente del direttivo di CNA Turismo Ravenna – e possiamo già dire che la stagione si chiude con un bilancio positivo. Il tasso di occupazione per i mesi di luglio e agosto è stato del 100% e dell’80% per quanto riguarda il mese di giugno, nonostante la percentuale di turisti stranieri non sia ancora quella delle stagioni estive pre-Covid. I paesi di provenienza sono stati principalmente Francia, Olanda, Norvegia e Regno Unito; meno delle previsioni invece i tedeschi. Vorrei segnalare – conclude Anna Neri – come l’evento del Jova Beach Party abbia portato tante persone che hanno soggiornato per un periodo breve di due notti, ma poi alcuni di loro sono tornati per le vacanze in agosto per periodi più lunghi. Marina di Ravenna ha così dimostrato che può accogliere anche grandi eventi.”.

Buona l’impressione anche nel mondo delle guide turistiche, quindi in quell’ambito riguardante soprattutto le città d’arte come Ravenna o Faenza, pur segnalando una serie di specifiche difficoltà collegate al cambio delle abitudini dei turisti.  “Nel primo semestre abbiamo avuto molti gruppi nei ponti di festa e tanti gruppi con famiglie con giovani al seguito – ci racconta Verdiana Baioni, decana delle guide turistiche ravennati e componente di CNA Turismo e Commercio – e si sono rivisti gli stranieri, coppie o famiglie, francofoni, americani e britannici in particolare. Possiamo parlare anche di turisti di nuovo tipo che arrivano di notte in hotel a Ravenna e chiamano la guida per la mattina dopo, all’ultimo minuto: una cosa che spesso ci mette in difficoltà. Sono tornati anche gli studenti delle gite scolastiche ma il ritardo del Ministero della Pubblica Istruzione (che ha permesso le gite solo a marzo) ha resto questo comparto molto complesso da gestire”.

E del mare cosa vogliamo dire? L’impressione è positiva in un anno comunque che non è scevro di preoccupazioni: “la stagione balneare 2022 si è caratterizza come una delle più lunghe degli ultimi anni – è il presidente di CNA Balneari, il cervese Bruno Borghetti a parlare – e come numeri si può tranquillamente dire che siamo tornati ai risultati di pre-pandemia, anzi, in qualche caso anche meglio. Poi però si dovrà fare i conti con i bilanci economici di fine stagione, che con gli aumenti di prezzo di elettricità, gas e prodotti vari ridimensionerà di molto i benefici di questi numeri e ci costringeranno a valutare bene i prezzi della prossima stagione. Stagione – conclude Borghetti – che sarà molto impegnativa per i balneari: preoccupati dall’annosa vicenda della Bolkestein, che speriamo di riuscire a risolvere positivamente evitando di mandare in malora un settore strategico per l’Italia intera.”.

Fino ad ora ci siamo limitati a parlare di città d’arte e mare; ma la stagione 2022 come si è mossa in collina e nelle strutture agrituristiche?  “abbiamo visto un notevole incremento del numero dei turisti rispetto all’anno precedente, tornando così a raggiungere i numeri del 2019 – ci racconta Christian Bertoni titolare di agriturismo dalle parti di Riolo Terme – e si è notato un forte ritorno degli europei provenienti principalmente dal Belgio, Germania e Francia. Le motivazioni principali che hanno portato i turisti a scegliere le nostre colline come destinazione sono la scoperta dei borghi, della natura e dell’enogastronomia. Importante anche il contributo – conclude Bertoni – delle iniziative dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola che si conferma un grande attrattore per tutto il territorio.

In conclusione, le imprese ci raccontano piuttosto chiaramente di un bel periodo per il turismo, capace di rientrare sui livelli pre-covid, aiutato anche dagli eventi messi in campo; in una situazione però che resta complessa e legata ai prezzi dell’energia ed alle nubi inflattive che rischiano di erodere i margini delle stesse imprese.