Entra nel vivo il progetto complessivo di riqualificazione dell’area di Porto Corsini dedicata all’attività

Ravenna Civitas Cruise Port, il nuovo Terminal Crociere costituito da Royal Caribbean, ha iniziato ad operare con le prime navi già da aprile e con il mese di maggio è entrato nel pieno dell’operatività. Il progetto complessivo si basa sul rilancio della funzione croceristica del porto di Ravenna attraverso la riqualificazione dell’area di Porto Corsini antistante il Terminal e l’integrazione di detto Terminal con il nuovo Parco delle Dune. Il progetto prevede che già da quest’anno lo scalo di Ravenna divenga homeport, ovvero punto di inizio e fine crociera e non solo di transito.

L’area, per una superficie complessiva di 12 ettari, sarà strutturata nel segno della continuità con gli elementi di naturalità che caratterizzano il sistema costiero, dove spazi a verde pubblico attrezzato e percorsi ciclo-pedonali si intrecciano a una serie di servizi e attrezzature a supporto del Terminal. Al fine di garantire la sostenibilità ambientale nella gestione della Stazione Marittima, sarà inoltre realizzato un sistema di elettrificazione delle banchine che permetterà alle navi in sosta di spegnere i motori e alimentarsi tramite energia elettrica.

Il progetto prevede che le prime due stagioni siano gestite con una struttura provvisoria di supporto al Terminal in grado di accogliere le operazioni di homeport con standard qualificanti di fruibilità e comfort, mentre lo stesso concessionario inizierà la costruzione della nuova Stazione Marittima per un investimento complessivo del valore di oltre 26 milioni di euro.

Anna D’Imporzano, Direttore Generale di Ravenna Civitas Cruise Port, evidenzia che “Questa prima stagione porrà le basi per la futura attività del porto crocieristico e servirà alla comunità e al territorio di Ravenna per crescere in armonia con il terminal, scoprendo nuove professionalità e attività per un comune sviluppo sostenibile”. Le toccate previste al momento per il 2022 sono circa 90 per una stima di 130.000/140.000 ospiti.

Il nuovo terminal avrà una ricaduta importante per il territorio. Si stima, infatti che per le attività di homeport, la società terminalistica e altre società collegate allo svolgimento del servizio coinvolgeranno da 100 a 200 lavoratori al giorno, tra addetti all’assistenza ai passeggeri, alla viabilità, alla sicurezza, alla movimentazione dei bagagli e delle provviste di bordo, alle pulizie; inoltre saranno coinvolti gli addetti ai servizi tecnico-nautici del porto di Ravenna, gli autisti dei bus, dei taxi, dei servizi di noleggio con conducente e dei camion delle provviste, gli assistenti e le guide turistiche.