La storia moderna è questa. Nell’ultimo trentennio ci siamo trovati faccia a faccia con shock di mercato i cui effetti sono noti, non ancora terminati e non perfettamente decifrabili. Accanto a questi shock nuove soluzioni, le scoperte tecniche e tecnologiche che ci hanno aiutato trasformando i nostri modelli di pensiero per adattarci alle nuove situazioni.
Il progetto Alta Quota realizzato da CNA Impresa Donna Emilia Romagna con l’obiettivo di affrontare il tema della trasformazione applicata ai modelli di business imprenditoriali e alla cultura del fare impresa, si è rivolto a imprenditrici e imprenditori, professioniste e professionisti, e aspiranti tali che hanno bisogno di nuovi punti di ancoraggio per orientarsi nei tempi moderni.
Il “Primo Volume”, appena concluso, ha seguito il filo rosso della capacità di cambiamento, l’innovazione e la curiosità imprenditoriale, cercando di comprendere che ruolo possa avere in questa dinamica il generare imprenditoria femminile.
Nel percorso siamo partiti affrontando con il dottor Michele Cassetta – Medico Chirurgo e Giornalista Scientifico – il tema delle neuroscienze come strumento per comprendere come poter guidare la nostra vita, in perenne equilibrio tra istinto e ragione, di come possiamo diventare più padroni delle nostre scelte e del nostro futuro, soprattutto nei momenti di crisi e cambiamento.
Il professor Piero Formica – Professore di Economia della conoscenza e Senior Research Fellow dell’International Value Institute, Maynooth University, in Irlanda – ha trattato il tema del fattore “DI”: Donna Ideatrice e Imprenditrice. L’economia viene rimodellata con investimenti immateriali e innovazione. Nella sfera dell’imprenditorialità in Italia quella in rosa è poco meno del 25%, ma scende sotto il 10% dell’imprenditorialità innovativa. In questo contesto il professor Formica ha sottolineato che “l’innovazione è uno sport di contatto tra persone e tra idee, adiacenti le une alle altre. Esige, quindi, un lavoro di squadra che vede le donne più equipaggiate, essendo meno egocentriche rispetto agli uomini. La diversità di genere offre una prospettiva più ampia sul paesaggio dell’innovazione.”
Infine con la dottoressa Carla Ferreri – Primo Ricercatore, Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna e vincitrice nel 2010 del Premio ITWIIN come Migliore Donna Innovatrice Italiana – abbiamo parlato di come uscire dalla crisi con la curiosità scientifica. L’atteggiamento del ricercatore è quello della forte curiosità per trovare una via di successo nuova, efficace e risolutiva. L’obiettivo è stato quello di dimostrare che l’atteggiamento curioso e positivo, proprio come quello di un ricercatore, permette di individuare soluzioni e superare ogni momento di difficoltà.