OrdinanzaER

Sarà firmata in giornata un’Ordinanza da parte del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, contenente misure per fronteggiare la diffusione dei contagi, ripartita molto velocemente a causa di nuove varianti, anche fra giovani e giovanissimi, e proteggere la rete ospedaliera, dove sono in costante aumento i ricoveri sia nei reparti Covid che nelle terapie intensive.

Da giovedì 4 marzo, tutti i comuni della Città metropolitana di Bologna e quelli della provincia di Modena entrano in zona rossa. Quelli della provincia di Reggio Emilia in zona arancione scuro, aggiungendosi alle provincie di Ravenna e Rimini e al cesenate.

Le limitazioni:

In zona arancione scuro (Reggio Emilia, Ravenna, Rimini e Cesena):

  • Vietati gli spostamenti sia nello stesso comune che verso comuni limitrofi, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Vietato anche recarsi da partenti e amici e nelle seconde case.
  • Le sole attività dei servizi educativi per i bambini tra 0 e 3 anni e delle Scuole dell’Infanzia saranno svolte in presenza, mentre le attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado si svolgeranno a distanza al 100%.
  • Sospesi gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva, l’attività sportiva svolta nei centri sportivi all’aperto e le attività culturali e ricreative. Resta, invece, consentito lo svolgimento di attività sportiva in forma individuale all’aperto e dell’attività motoria nelle vicinanze della propria abitazione, purché nei rispetto della distanza di un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo della mascherina.
  • Nulla cambia per le attività economiche, comprese le attività di servizio alla persona, a cui si applicano le misure previste per le aree arancioni.

In zona rossa (Bologna e Modena), in aggiunta alle misure applicate nelle zone arancione scuro:

  • Stop alle attività commerciali, con alcune eccezioni: i negozi di generi alimentari, le farmacie e le parafarmacie, i fornai, i rivenditori di mangimi per animali, le edicole, i distributori di carburante per autotrazione ad uso pubblico, il commercio al dettaglio di materiale per ottica, la produzione agricola e l’allevamento, i servizi di rifornimento dei distributori automatici di sigarette, i servizi di rifornimento delle banconote agli sportelli dei Bancomat e Postamat, le attività di trasporto connesse al rifornimento di beni essenziali. Saranno chiusi pertanto anche tutti i negozi all’interno dei centri commerciali, ad esclusione di quelli che rientrano in queste categorie.
  • Sospensione della didattica in presenza anche per nidi e materne (sia statali che comunali) a decorrere dal 6 marzo. Chiusura dei servizi per l’infanzia.
  • Chiusura delle attività di servizi alla persona (parrucchieri e barbieri) dal 6 marzo.