Il confronto tra la CNA e il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale sul tema

L’attuale crisi energetica che sta interessando il nostro Paese ci impone di trovare soluzioni concrete e di rapida attuazione per scongiurare il rischio di fare un pericoloso balzo nel vuoto che andrà a pesare enormemente su imprese e cittadini.

“In questo contesto di incertezza abbiamo apprezzato – afferma Matteo Leoni, Presidente della CNA Territoriale di Ravenna – le proposte avanzate dal Sindaco De Pascale per rafforzare il polo energetico ravennate, progetti che condividiamo e che riteniamo vadano attuati il prima possibile, attraverso quattro fondamentali azioni di sistema e una maggiore attenzione alle potenzialità che può rivestire il tessuto della piccola e media impresa nell’ambito delle comunità energetiche”.

Il Sindaco di Ravenna Michele De Pascale ha proposto quattro linee di intervento: ripresa delle attività estrattive di gas naturale nell’Alto Adriatico; posizionamento di un rigassificatore al largo delle coste ravennati; realizzazione di un parco eolico offshore con impianto fotovoltaico galleggiante annesso; creazione di un sistema per la cattura, lo stoccaggio e l’utilizzo dell’anidride carbonica da immettere nei giacimenti di metano esausti o per l’utilizzo nell’economia circolare. “Vogliamo puntare, inoltre, sul potenziamento delle comunità energetiche all’interno delle quali le aree produttive e i sistemi di impresa possono trasformarsi in centrali per la generazione di energia rinnovabile per il territorio”.

“In questo quadro ancora in divenire abbiamo anche apprezzato la tempestività con la quale la Regione Emilia-Romagna si è candidata a diventare hub nazionale per il gas e le rinnovabili – dichiara il Presidente della CNA regionale Emilia-Romagna, Paolo Cavini. Una spinta importante che il Presidente Bonaccini ha voluto dare al nostro territorio e che auspichiamo possa essere recepita rapidamente dal Governo”.

“Data la situazione e il contesto in cui ci troviamo – dichiara Dario Costantini Presidente nazionale di CNA – non servono faide tra favorevoli e contrari alla transizione ecologica, ma dobbiamo essere tutti impegnati ad accompagnarla con politiche di utilizzo delle risorse energetiche esistenti, utilizzando in primis quelle già disponibili nel nostro Paese e programmando interventi importanti nel campo delle rinnovabili. A queste azioni di sistema, come CNA richiediamo il massimo impegno per favorire con incentivi mirati e procedure semplificate la realizzazione di impianti di autoproduzione di energia elettrica da parte delle piccole imprese.  Interessante è anche la proposta riguardante le comunità energetiche da fonti rinnovabili mettendo a fuoco il contesto strategico e normativo nel quale inquadrarle, le prospettive per le imprese, i vantaggi economici”.