Il Coronavirus ha inciso e inciderà pesantemente dal punto di vista economico sul lavoro autonomo per l’interruzione e la riduzione delle attività e anche per la necessità di dover provvedere direttamente ai compiti di cura e accudimento di figli, familiari con disabilità e anziani.
Affrontiamo il tema con Nicoletta Cirelli Presidente CNA Impresa Donna di Ravenna

L’emergenza sanitaria sta facendo riemergere una dinamica di genere che incide sul lavoro autonomo femminile?
Già dai primi di marzo, CNA Impresa Donna esprimeva la propria preoccupazione per la ricaduta che il Covid 19 avrebbe avuto sulle imprese femminili e sulle attività delle libere professioniste.
Sono stati tanti i provvedimenti emanati, ma gli aspetti della famiglia sono stati lasciati totalmente alla gestione personale con la chiusura delle scuole e degli asili, con la necessità di tutelare i nonni e la sospensione delle attività di assistenza.
Le donne, spesso più degli uomini, sono state coinvolte con diversi ruoli: imprenditrice, moglie o compagna, mamma o caregiver, “insegnante” e anche un po’ “esperta di informatica”.
In questo contesto il tempo da dedicare alla propria professione è stato drasticamente ridotto con conseguenze sul livello di reddito.

Pensa che in questo momento sia indispensabile mantenere alta l’attenzione sulla donna imprenditrice e professionista?
Assolutamente sì. Essere al fianco delle donne d’impresa, permetterà al nostro Paese una ripresa economica rapida e diffusa, consoliderà la dignità che solo il lavoro sa dare e sarà l’occasione per contribuire concretamente al cambio di passo culturale verso la parità, di cui abbiamo ancora tanto bisogno.
A livello locale, CNA Impresa Donna sta incontrando le Amministrazioni per presentare le proposte concrete emerse dal confronto con CNA Giovani Imprenditori in un progetto congiunto, proprio perché consideriamo che il tema non è e non deve essere solo femminile. Tali proposte guardano alla sicurezza sanitaria, alla necessità di socializzazione dei bambini e alla ripartenza del lavoro, con un’attenzione particolare alla possibilità di avviare nuove attività imprenditoriali o professionali.
Mi preme evidenziare che l’attenzione di CNA Impresa Donna si sviluppa anche a livello regionale, nazionale e persino europeo attraverso la collaborazione con l’ufficio CNA di Bruxelles. La stessa Comunità Europea è impegnata con una nuova strategia per l’uguaglianza di genere su tre assi determinanti: porre fine alla violenza e agli stereotipi di genere, garantire una parità di partecipazione e di opportunità nel mercato del lavoro, conseguire un equilibrio di genere a livello decisionale e politico.