Il Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali è un importante strumento di agevolazione per le imprese che investono nella trasformazione tecnologica e digitale, ma sussiste l’obbligo di documentazione dell’interconnessione.
Le imprese che sostengono o hanno sostenuto investimenti finalizzati alla digitalizzazione dei processi produttivi e allo sviluppo di nuovi prodotti e processi possono usufruire di un credito d’imposta sugli investimenti in beni strumentali nuovi. Negli anni passati, molte imprese hanno beneficiato delle agevolazioni fiscali previste da questa normativa nazionale. La Circolare dell’Agenzia delle Entrate N. 9/E del 23 luglio 2021 è intervenuta per disciplinare la materia, chiarendo che per il mantenimento dei benefici:
“Ai fini dei successivi controlli, dovrà essere cura dell’impresa beneficiaria documentare, attraverso un’adeguata e sistematica reportistica, il mantenimento, per tutto il periodo di fruizione dei benefici, delle caratteristiche e dei requisiti richiesti”.
Per i macchinari che interagiscono attraverso portali web e sistemi cloud, i rigorosi vincoli temporali nella generazione di report possono rappresentare una sfida: in alcune circostanze, è consentito scaricare dati relativi soltanto agli ultimi sei mesi. Per evitare il rischio di inosservanze e complessità nel recupero e archiviazione dei documenti che dimostrano l’interconnessione, CNA Ravenna offre un servizio dedicato.
Il servizio prevede fino a due audit all’anno per i tre anni dell’agevolazione; in caso di accertamento fiscale, il cliente potrà esibire fino a sei report di audit, asseverati da un professionista, contenenti dati, informazioni e screenshot che dimostrano inequivocabilmente il mantenimento dell’interconnessione ed il possesso della documentazione richiesta dalla norma.
L’asseverazione rilasciata da un professionista iscritto all’albo, che ufficialmente attesta che il bene strumentale mantiene in modo continuativo la conformità ai requisiti di legge, come specificato nell’Allegato A/B della Legge 232 del 11 dicembre 2016 e nella successiva circolare n. 4/E del 30 marzo 2017.
Il servizio, offerto in convenzione alle imprese associate a CNA, permette alle aziende di affrontare con maggiore sicurezza il percorso verso l’Industria 4.0, garantendo la conformità normativa e il mantenimento dell’interconnessione digitale richiesta per godere degli incentivi fiscali previsti dalla Transizione 4.0.