Il Servizio affianca le imprese tenute all’applicazione del D.Lgs. 24/2023*, nell’istituzione delle procedure previste dalla normativa per mettere in condizione i dipendenti e collaboratori dell’azienda, da intendersi in senso ampio (lavoratori a tempo determinato e indeterminato, lavoratori autonomi, liberi professionisti e consulenti, tirocinanti e volontari, azionisti e persone con funzione di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza, rappresentanza, etc.) di effettuare in modo protetto le segnalazioni di eventuali irregolarità ed illeciti di cui siano venuti a conoscenza nel proprio contesto lavorativo.
Il Servizio supporta le aziende nell’aggiornamento della propria politica di trattamento dei dati in relazione al Modello organizzativo adottato per il Whistleblowing, adeguando, come richiesto dal D.Lgs. 24/2023, tutta la documentazione prevista dalla legislazione privacy (Registro dei trattamenti, nomine dei Responsabili del trattamento, valutazione del rischio, valutazione d’impatto, informative, accordi di contitolarità, designazione di personale interno od esterno etc.).
L’assistenza è offerta mettendo a disposizione delle imprese interessate un pacchetto completo, comprensivo tanto della consulenza sul piano normativo e procedurale, quanto della piattaforma informatica selezionata fra i software dei fornitori più accreditati e referenziati a livello nazionale.
Le scadenze da ricordare per le imprese chiamate all’attuazione dei nuovi obblighi:
- 15 luglio 2023 per gli enti privati che abbiano impiegato nell’ultimo anno una media di lavoratori subordinati pari o superiore a 250;
- 17 dicembre 2023 per i soggetti del settore privato con una media di dipendenti fino a 249.
Sono previste scontistiche per chi ha un contratto in essere con la Società dei Servizi per il Servizio privacy.
*- Enti privati che abbiano impiegato una media di almeno 50 lavoratori subordinati nell’anno precedente l’entrata in vigore della legge (considerando nel computo, sia i rapporti a tempo determinato, che indeterminato);
– Enti privati che, a prescindere dal numero di occupati, rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’Unione in materia di servizi, prodotti e mercati finanziari, prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, sicurezza dei trasporti e tutela dell’ambiente;
– Enti che, senza alcun limite numerico di dipendenti, abbiano adottato Modelli di organizzazione e gestione di cui al D.Lgs. 231/01 (legge sulla responsabilità cd. amministrativa delle società).